Bilancio Ue, Van Rompuy: “Raggiunto l’accordo”

di Redazione

Van RompuyBRUXELLES. L’accordo è stato raggiunto su una seconda bozza di compromesso rivista dal presidente dopo una nuova pausa tecnica venerdì mattina, ma, secondo quanto riferiscono fonti europee, le cifre complessive non cambiano rispetto a quelle diffuse in mattinata: 960 miliardi di impegni e 908 di pagamenti.

L’intesa passa adesso al vaglio del Parlamento europeo per il via libera finale, un iter che potrebbe richiedere diversi mesi. Sulla bozza di testo condiviso circolata in giornata pesa l’altolà di Martin Schulz, presidente del Parlamento Europeo. “Non posso immaginare che il Parlamento europeo approvi un bilancio che crea deficit, perché cioè è illegale” ha detto da Milano, dove si trova per incontri istituzionali.

L’accordo sul bilancio raggiunto dai leader Ue “è inaccettabile”, perché “non rafforza la competitività ma la indebolisce” e “crea deficit” in violazione dei Trattati hanno scritto in un comunicato anche i leader del Parlamento Joseph Daul (Ppe), Hannes Swoboda (S&D), Guy Verhofstadt (Alde) e Daniel Cohn-Bendit (Verdi). “Il vero negoziato sul bilancio comincia ora, con il Parlamento europeo” è, a questo proposito, il commento dei leader dei quattro maggiori gruppi del Parlamento (Ppe, S&D, Alde e Verdi) in una nota congiunta ‘bipartisan’.

Secondo le cifre circolate è la prima volta nella storia dell’Unione che un bilancio pluriennale è inferiore rispetto al precedente: in particolare, si tratta di oltre 34 miliardi in meno in 7 anni. I tagli rispetto alla precedente proposta del presidente, “bocciata” al vertice del 23 novembre scorso, sono pari a circa 13 miliardi.

La bozza preparata da Van Rompuy sarebbe favorevole al nostro paese (che storicamente paga a Bruxelles più di quanto riceva).

L’Italia, ha spiegato il premier Monti in conferenza stampa, ottiene “fondi aggiuntivi per 3,5 miliardi di euro rispetto alla prima proposta fatta dal presidente Van Rompuy ad inizio novembre. Va considerato il minor onere dell’Italia per quanto riguarda gli sconti di 600 milioni”. Con l’accordo raggiunto in sede europea, ha aggiunto, il saldo netto dell’Italia è migliorato “significativamente”, calando di 3,8 miliardi, ossia lo 0,23% del Pil.

Il Consiglio, inizialmente convocato alle 15 di giovedì, è in realtà cominciato quasi sei ore più tardi, dopo un pomeriggio di trattative bilaterali. Solo poche ore di discussione su spese e ricavi, prima che il presidente Herman Van Rompuy decidesse una pausa tecnica per mettere a punto una proposta: invece di durare un’ora come annunciato, per tutta la notte il presidente del Consiglio Ue, coadiuvato dai suoi collaboratori e dai servizi tecnici della Commissione, ha cercato la quadratura del cerchio, ovvero di trovare una proposta di compromesso sul budget 2014/2020 che fosse accettabile da tutti i capi di Stato e di governo dell’Unione.

Nel corso della notte i leader hanno avuto qualche incontro, ma soprattutto si sono organizzati per riposarsi il più possibile, negli uffici delle delegazioni nazionali al palazzo del Consiglio, e anche il premier Mario Monti, che durante la riunione plenaria aveva richiamato con fermezza i colleghi a “dimostrare senso di responsabilità”, come hanno riferito fonti italiane, ha approfittato della lunga attesa per riposarsi.

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