Casa Cimarosa, la ristrutturazione infinita

di Antonio Arduino

 AVERSA. Uno spot elettorale buono per camparci vent’anni, come è stato quello di Aversa Provincia.

In più una fonte di finanziamento pubblico continuo per realizzare un’opera senza fine. Parliamo del recupero e restauro conservativo della casa natale di Domenico Cimarosa.

Partito alla fine degli anni ottanta per trasformare il palazzetto di due piani presente nell’omonima stradina in “Casa della Musica” e museo dedicato al grande compositore nato, probabilmente per caso, ad Aversa stando alle notizie recuperate negli uffici comunali, alle dichiarazioni rilasciate dai vari responsabili del settore il lavoro è stato finanziato più volte.

Nel 1989 furono stanziati 300 milioni di lire. Settecento mila euro (pari a un miliardo e mezzo di lire) nel 2001, 361 mila euro (circa 800 milioni di lire) nel 2005. A questi si aggiungono 384 mila euro sono indicati sulla tabella presente oggi sul portone d’ingresso e i 500 mila 896 euro (619 mila in totale considerando oneri vari) dichiarati dall’assessore ai lavori pubblici (riportati sul volume “La città che cambia” distribuito dall’amministrazione nel 2007) che il 19 dicembre 2005 firmò il contratto con la ditta vincitrice della gara d’appalto che avrebbe dovuto completare l’opera in tre anni dalla firma dell’atto.

Invece, ad oggi, i lavori sono ancora in corso e c’è in vista un finanziamento di 700 mila euro dai fondi Più Europa che dovrebbero servire a concludere il tutto. Ma vi siete mai chiesti a che punto sono in concreto i lavori? Approfittando dell’occasione offerta dall’aver trovato aperta la porta d’ingresso del palazzetto, normalmente chiusa da una solida catena bloccata da un catenaccio, siamo entrati…

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