Carmen, gazebo e striscioni in città

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Tappa ad Aversa, domenica 17 febbraio prossimo, per i familiari di Carmen Di Guida, con un gazebo e striscioni con tantissime foto delle vittime della strada.

Sarà presente Biagio Ciaramella rappresentante Aifvs della sede di Aversa. A sostenere i coniugi Di Guida ci saranno delegati Aifvs dell’Agro-Aversano, Napoli e Zona Flegrea tutti uniti per tener alta l’attenzione sulla problematica della sicurezza stradale e per solidarizzare con la tragedia che ha colpito la famiglia. La scelta dei luoghi della denuncia, Teverola e Aversa, coincide con l’inizio e l’epilogo dell’immensa tragedia che ha segnato profondamente i familiari di Carmen.

Non va dimenticata la denuncia del mese di agosto 2011 da parte di Ciaramella che lamentava una totale assenza dell’uso dei caschi da parte dei giovani centauri di Aversa. Tesi sconfessata dalla polizia municipali dati alla mano. Ma la scia tragica delle morti di giovani non si è fermata. Una tragedia analoga si è ripetuta ad agosto 2012: la morte di Marianna Pagliuca, di 17 anni, avvenuta sulla Variante di Aversa.

“Due ragazze che si sarebbero potuto salvare – affermano dall’Aifvs – se le istituzioni locali avessero operato controlli sull’uso dei caschi. In questi casi il destino non c’entra c’è solo l’indifferenza e la superficialità di chi è preposto al controllo del codice della strada. A distanza di un anno da quelle due tragedie annunciate,qualche segnale positivo per l’uso del casco inizia a intravedersi, anche se quest’ultimo rischia di essere vanificato alla vigilia delle elezioni politiche nazionali,visto che nessuna forza politica locale sembra avere nella sua agenda un serio programma per la sicurezza stradale”.

“Il gazebo di domenica – hanno concluso i genitori di Carmen – vuole essere un forte richiamo a favore della sicurezza stradale ricordando a tutte le forze dell’ordine che il 19 gennaio 2013 è entrato in vigore il nuovo codice della strada e ricordare a quest’amministrazione che tutelare e promuovere la vita è un loro dovere. La stampa e la cittadinanza tutta è invitata al gazebo di denuncia della famiglia Di Guida per notizie e dichiarazioni che la stessa famiglia proporrà”.

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