Ambito C8, parte sportello ‘Informafamiglie’

di Redazione

 LUSCIANO. “Con l’attivazione di uno sportello ‘Informafamiglie’ abbiamo radicato ulteriormente su tutto il territorio dell’Ambito C08 il servizio Centro per le famiglie”.

Così il coordinatore Ernesto Di Mattia conferma il successo del nuovo progetto, avviato nei comuni di Lusciano (capofila dell’Ambito), Parete, San Marcellino, Trentola Ducenta, San Cipriano D’Aversa, Villa Literno e Villa di Briano. In cinque delle sette scuole medie dell’Ambito (Lusciano, Parete, San Cipriano d’Aversa, Trentola Ducenta e Villa Literno) gli operatori del centro sono a disposizione degli studenti, dei loro genitori e degli insegnanti, per prenotare i servizi erogati dal Centro per le famiglie ma anche esporre le loro problematiche.

Lo sportello è attivo un giorno a settimana in ogni istituto, nei seguenti orari: a Lusciano il mercoledì dalle 9 alle 11; a Parete e a Trentola Ducenta il mercoledì dalle 11 alle 13; a San Cipriano D’Aversa il venerdì dalle 11 alle 13; a Villa Literno il lunedì dalle 11 alle 13. Il Centro per le famiglie dell’Ambito C08, sito in via Labriola n. 14 a Parete, gestito dalla cooperativa sociale Kronos multiservizi, mette a disposizione le seguenti figure professionali: psicologo, mediatore culturale e familiare e legale.

Diciotto gli utenti che hanno richiesto assistenza lo scorso anno; di questi, la quasi totalità sta continuando a seguire un percorso assistenziale individuale caratterizzato da colloqui periodici con lo staff, che relaziona mensilmente sui risultati ottenuti e sull’andamento generale del sostegno ricevuto, approntando eventuali correzioni e rettifiche, qualora necessarie.

Preponderanti le richieste di aiuto attinenti la sfera psicologica; questo tipo di istanze ha rappresentato oltre il 50% degli interventi effettuati, seguito a ruota da disagi inerenti la sfera sociale e conflitti familiari. Hanno occupato un ruolo preminente nelle diverse categorie assistenziali: i disagi di natura psicologica, derivanti sia da problematiche inerenti le difficoltà della vita quotidiana, sia, in alcuni casi e in numero ridotto, quelli scaturenti da vere e proprie patologie somatizzate nel corso degli anni.

“Nel corso della prima fase dell’attività – conclude Di Mattia – è stata avviata una intensa campagna di sensibilizzazione, articolata in due fasi diverse: la prima è stata rivolta direttamente ai cittadini, la seconda è stata incentrata su colloqui informativi con tutti i soggetti presenti sul territorio, che operano a stretto contatto con i potenziali usufruitori dei servizi dei centro. Dopo tre mesi è stato raggiunto completamente il target di riferimento prefissato. Per questo motivo è d’obbligo ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo servizio – in primis il coordinamento istituzionale – come l’Ufficio di piano, i servizi sociali professionali e il segretariato sociale dei Comuni”.

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