Cadaveri di moglie e figlia in casa: torna libero Belmonte

di Redazione

 CASERTA. Torna libero Domenico Belmonte, l’ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale, accusato di aver ucciso la moglie Elisabetta Grande e la figlia Maria e averne occultato i cadaveri nella villetta in cui risiede a Castel Volturno (Caserta).

Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame. Le motivazioni non si conoscono ancora e saranno depositate nelle prossime settimane.

Il medico, difeso dagli avvocati Carlo De Stavola e Rocco Trombetti, è tornato in libertà dopo 23 giorni di detenzione nel pentitenziario di Santa Maria Capua Vetere. Il provvedimento restrittivo era stato emesso lo scorso 16 novembre dal gip del Tribunale sammaritano Francesco Caramico D’Auria che aveva convalidato il fermo disposto dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

È apparso più sollevato e in forma rispetto a tre settimane fa quando, ripreso dalle telecamere, tradì un stato di totale trascuratezza fisica e mentale: Belmonte, che venerdì mattina ha lasciato il carcere, non è lo stesso che nei primi giorni di detenzione fu tenuto costantemente sotto osservazione dalle guardie del penitenziario sammaritano per evitare che si suicidasse. Un’intenzione che – secondo quanto asserisce il legale Trombetti- l’ex direttore del carcere di Poggioreale non ha comunque mai avuto.

Quando è salito nell’auto dell’avvocato, all’uscita dal penitenziario sammaritano, ha dichiarato di essere finalmente soddisfatto della decisione del Riesame ribadendo la piena fiducia nella magistratura. Si è però anche detto desideroso di conoscere la strategia processuale, tanto da recarsi presso lo studio dell’avvocato, dove si è intrattenuto per oltre un’ora, prima di tornare a Castel Volturno.

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