Movida in Via Seggio, un lettore: “Ok, ma bisogna gestirla”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Movida in via Seggio, se ne parlerà venerdì in Consiglio comunale, intanto sulla polemica in atto registriamo il parere dei lettori. Vi proponiamo quello di Lello Rossi.

“Il signor Morra dice cose sacrosante, come è sacrosanto che chi governa localmente ha il dovere di considerare quello che è, specialmente oggi, l’unico fenomeno economico nuovo e per ora produttivo con tutti gli annessi e connessi, certamente chi governa localmente ha anche l’obbligo di garantire la sicurezza e la salute pubblica ed ha, guarda un pò, a disposizione un corpo di polizia municipale che utilizza malissimo. Non so se questo pessimo utilizzo sia imputabile a scelte della amministrazione comunale o a chi dirige, a vari livelli, il corpo, visto che da quanto letto ultimamente pare che già è tanto se la polizia municipale riesce ad essere in strada e non mi pare sia per colpa della crisi”.

“Piazzare i vigili a fare le transenne umane – continua il lettore – non era la soluzione nè per gli imprenditori nè per i cittadini né per gli avventori, inoltre le dicevo anche che vista la pessima organizzazione dei turni di lavoro non era neanche fattibile nella maniera in cui veniva concepita. Infatti è bastato il dovere accontentare qualche altro commerciante in altre zone che le transenne umane sono finite e quindi il sabato e la domenica questi dovranno occuparsi di chiudere via Diaz ed altre vie con la conseguenza che il personale per rimanere a fare la presenza fino a mezzanotte non ci sta più”.

“E’ ovvio – dice Rossi – che se il personale non venisse utilizzato per fare la transenna umana sarebbe libero di operare in maniera diversa e magari essere molto più utile a garantire l’ordine e la salubrità cittadina”. “E’ anche ovvio – aggiunge – che se la polizia municipale di Aversa dopo avere preso atto che il fenomeno della movida ha assunto dimensioni tali da dovere essere controllato per garantire maggiore sicurezza e disciplina operasse con controlli di polizia veri nelle zone limitrofe ai luoghi della movida, facesse controlli presso i locali commerciali ecc. ecc., insomma facesse quello che in tutte le città serie le polizie municipali fanno per controllare la movida ed i fenomeni che questa produce, in questo caso oggi avremmo avuto l’esistenza di una attività di controllo qualificata e presente sempre e molto probabilmente la amministrazione avrebbe avuto il plauso dei cittadini”.

“Insomma – conclude il lettore – a quanto pare ad Aversa c’è la movida delle grandi città, ma purtroppo non c’è la capacità di gestirla, questo specialmente dal punto di vista della sicurezza e dell’ordine”.

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