Primarie Pdl, Mussolini ritira la candidatura

di Redazione

 ROMA. “Non partecipo alla lavanderia politica. Ogni candidato deve portare contributi, non far volare gli stracci. Se Giorgia Meloni voleva far volare gli stracci avrebbe dovuto farlo in ufficio di presidenza, di cui lei è parte”.

Così Alessandra Mussolini a Montecitorio spiega la sua decisione di ritirare la propria candidatura alle primarie del Pdl. “Una volta finite le votazioni in aula andrò alla sede del partito, in via dell’Umiltà, per fare un punto della situazione”, conclude Mussolini.

“Trasformare le primarie del Pdl in un congresso politico, o meglio, in una squallida e poco credibile resa dei conti interna, è il più grosso errore che si possa commettere alla vigilia di una campagna elettorale”. Mussolini annuncia così che non si candiderà più alle primarie.

“Se queste sono le premesse – spiega la deputata Pdl – sarà una gara sotto i riflettori di chi ha lo scopo di distruggere senza costruire, che porterà ad un ulteriore indebolimento politico di un partito e della sua classe dirigente. Non si parli allora di primarie ma di correnti allo sbaraglio in cerca di riposizionamento politico. Patetico poi è l’atteggiamento di chi tira fuori ‘le unghiette’ contro il governo Monti solo ora, dopo che ne ha sempre dato l’appoggio durante il suo mandato. A questo punto, ancora una volta, il presidente Berlusconi ha avuto ragione a nutrire scetticismo per questo masochistico strumento politico al quale mi onorerò di non partecipare”.

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