Legge di stabilità, i sindaci pronti a dimissioni di massa

di Mena Grimaldi

 ROMA. I sindaci sono pronti a dare dimissioni di massa se non cambierà la legge di stabilità. E’ quanto annunciato da una delegazione dell’Anci (l’associazione dei Comuni) al ministro dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, in un duro faccia a faccia alla Prefettura di Milano.

“Noi abbiamo detto che se la legge di Stabilità esce così come è siamo pronti alle dimissioni di massa – ha detto oggi il presidente nazionale dell’Anci, Graziano Delrio – andranno a governare i Comuni con i prefetti o con altre istituzioni. Le condizioni per governare nel 2013 non ci sono. O arrivano le risposte subito o si troveranno con un pezzo della Repubblica che non riesce più a svolgere le sue funzioni. Il governo ha preso nota di ciò che abbiamo sottolineato: Imu, patto di stabilità e spending review, attendiamo che il messaggio venga trasmesso al presidente del Consiglio e vi siano le risposte che ci aspettiamo. Tra domani e dopodomani la delegazione incontrerà i partiti, tra poco incontreremo Maroni e domani Alfano e Bersani: ci si deve rendere conto della gravità della situazione”.

“Interromperemo l’attività amministrativa perché non siamo nelle condizioni di garantire i servizi se viene approvata la legge di stabilità così come è”, ha detto Delrio. Intanto, la Camera conferma la fiducia al governo sul secondo articolo della legge di stabilità con 433 sì, 85 no e 18 astenuti.

L’aula della Camera aveva confermato la fiducia al governo sul primo articolo della legge di stabilità con 426 sì, 88 no e 21 astenuti. A votare contro la fiducia, oltre ai deputati di Lega e Idv, quelli delle minoranze linguistiche, di Noi Sud ma anche Paolo Vella del Pdl. Al partito di Berlusconi e Alfano, inoltre appartengono 18 dei 21 astenuti tra cui il coordinatore Ignazio La Russa. A loro vanno aggiunti Beppe Giulietti (Misto) e Giancarlo Lehner (Pt).

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