Primarie Pd: Renzi non si sente tutelato e va alle vie legali

di Mena Grimaldi

 ROMA. Non convincono Matteo Renzi le nuove regole di partecipazione alle primarie, previste per il 25 novembre prossimo.

Così il sindaco di Firenze decide di ricorrere alle vie legali. Nelle scorse ore ha presentato unricorsoal Garante per la privacy,Antonello Soro.

Secondo Renzi le regole previste per poter votare alle primarie, ed in particolare la sottoscrizione pubblica dell’appello del centrosinistra, violano i principi fondamentali di riservatezza. Pier Luigi Bersani ha ricordato immediatamente come queste regole siano stateapprovate all’unanimitàe che sarà compito dei garanti delle primarie non violare alcuna norma di riservatezza e garantire il rispetto delle stesse.

Meraviglia per l’azione intrapresa dal sindaco di Firenze, anche da parte di Sel. “A Renzi piace molto la questione della segretezza – ha ribadito con ironia Nicola Fratoianni – sia nelle cene con banchieri e finanzieri, sia nella partecipazione al voto”.

Il Pd, il segretario Bersani e il candidato di Sel Nichi Vendola tendono ad assicurare, nel rispetto della libertà di ognuno, che alle primarie partecipino soprattutto gli elettori che si rifanno all’area politica del centrosinistra, evitando “intrusioni” che potrebbero falsare il risultato.

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