Lavoro, Monti: “Con lo Statuto meno posti di lavoro”

di Mena Grimaldi

 ROMA. Il premier Mario Monti, intervenendo in video conferenza al XXVI convegno della società italiana di scienza politica, all’Università di Roma Tre, dichiara che lo Statuto dei lavoratori ha creato meno posti di lavoro.E ciòfa “arrabbiare”, inevitabilmente, Susanna Camusso.

“Alcune disposizioni dello Statuto dei lavoratori ispirate ad un intento nobile di difendere i lavoratori hanno determinato un’insufficiente creazione di posti di lavoro”, ha detto il presidente del Consiglio.

Alcuni danni al Paese, ha spiegato Monti, “sono stati arrecati dalle politiche economiche derivanti dalla speranza di fare bene, anche dal punto di vista etico, civile e sociale, ma con decisioni politiche che spesso non erano caratterizzate da pragmatismo. Per esempio certe disposizioni intese a tutelare le parti più deboli nei rapporti economici hanno finito per danneggiare le stesse parti da coloro che volevo favorirle”.

Immediata le replica del segretario generale della Cgil: “Le parole del premier Mario Monti sullo Statuto dei lavoratori “dimostrano che questo governo non ha un’idea di cosa fare per la crescita e lo sviluppo del Paese, un film già visto, il peggiore liberismo”, ha detto la Camusso. Sulle questione è intervenuta anche il ministro del lavoro, Elsa Fornero, che ha detto: “Adesso non sono previsti ritocchi allo Statuto”.

La Fornero ha spiegato: “Ritengo che quello che abbiamo fatto con la modifica dell’articolo 18 sia una buona premessa per fare più occupazione e posti di lavoro. Lascio a Monti le sue dichiarazioni, quello che abbiamo fatto non è stato fatto a caso, le modifiche non sono punitive e sono state fatte tenendo conto della flessibilità”.

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