E in corso una vera e propria guerra in casa Roma tra la vecchia dirigenza dei Sensi e la nuova americana.
A fare scoppiare il tutto sono state le dichiarazioni di Mark Pannes, attuale amministratore delegato giallorosso, che senza mezzi termini ha affermato: Abbiamo acquistato una società in difficoltà, il mio ruolo ora è sistemare il bilancio e portare la squadra ai vertici. Ci vuole tempo, non è un lavoro di una notte.
Una chiara allusione ai bilanci in rosso lasciati dalla famiglia Sensi. Questa critica non è per niente andata giù a Rossella Sensi, che subito ha replicato allAdkronos: Vorrei precisare che da quanto risulta dai bilanci dell’As Roma, società quotata in Borsa, che sono stati certificati e pubblicati, la famiglia Sensi non ha, nel modo più assoluto, lasciato la società sportiva in una situazione di bancarotta. Sono certa che il signor Mark Pannes continua lattuale assessore al comune di Roma si sia espresso in modo diversoda come riportato sui media o sia stato frainteso. Mi auguro e mi aspetto che questo continuo atteggiamento denigratorio e polemico da parte di alcuni dirigenti verso la gestione precedente cessi presto e si concentri piuttosto verso il bene della Roma e dei suoi tifosi.
La rabbia dellex consigliere Baldi non si fa attendere: In modo inaspettato escono fuori ancora affermazioni gratuite sui conti della Roma della gestione Sensi da parte di chi dovrebbe avere, ma a quanto pare non le ha, capacità per valutare i conti finanziari. Avendo fatto il consigliere d’amministrazione della Roma per ben 10 anni e avendo letto con attenzione i bilanci, sfido pubblicamente il signor Pannes tuona Baldi a dibattere i conti della Roma, passati e presenti. E vediamo il presunto dissesto dove sarebbe. Una volta emersa la verità, a quel punto vorrà dire che sfiderò Pannes a duello per le bugie dette facendo scegliere a lui l’arma che preferisce. Pensassero a fare una grande Roma, pensassero a tenere loro i conti ordinati senza fare confusione davanti ai tifosi,forse per nascondere qualcosa di inconfessabile. E ricordassero soprattutto che noi le battaglie le facevamo con le grandi squadre avversarie e mai al nostro interno, le guerre civili sono solamente un sintomo di decadenza e di debolezza generale. Non sono patrimonio dei tifosi della Roma. Pace a breve tra le due parti o conflitto ad oltranza?