Iraq, Ramadan di sangue: 22 attacchi, 103 morti

di Mena Grimaldi

 BAGHDAD. Una serie di attentati, avvenuti nella mattinata di lunedì, hanno colpito almeno 14 città irachene, compresa la capitale.

Secondo fonti ufficiali, sarebbero almeno 103 i morti e 200 i feriti, per la maggior parte soldati e poliziotti. L’episodio più sanguinoso si è verificato a Taji, 25 km a nord di Bagdad, dove alcune esplosioni in serie hanno provocato 28 morti e una trentina di feriti: le bombe sono state fatte esplodere un’ora dopo l’alba intorno a cinque abitazioni.

La polizia e i soccorritori, successivamente, sono stati investiti dall’attacco di un kamikaze che si era nascosto tra la folla.A Baghdad un’autobomba, piazzata nel quartiere di Sadr City, vicino a una sede del ministero degli Interni, ha ucciso due persone e ne ha ferite altre dieci.

E a sud della città, a Mahmudiya, un’altra vettura imbottita di esplosivo ha dato un bilancio di 11 morti e almeno 38 feriti. Al Qaeda aveva annunciato l’intenzione di colpire duramente il paese. Visto il numero di vittime, si tratta del bilancio più pesante, avvenuto in un solo giorno, degli ultimi due anni.

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