Droga, i radicali chiedono “narcosala”

di Redazione

 CASERTA. Le associazioni radicali “Legalità & Trasparenza” e “Luca Coscioni” di Caserta hanno consegnato cinque petizioni di proposte popolari al consiglio comunale del capoluogo.

Le cinque petizioni, sottoscritte da 350 casertani, abbracciano vari temi, dai diritti civili, alla trasparenza in politica, all’antiproibizionismo; infatti una delle cinque petizioni chiede al Comune di Caserta di istituire le “stanze salva vita”.

Ad intervenire in merito è Luca Bove del Comitato Nazionale dei Radicali Italiani e militante delle Associazioni Radicali Casertane: “Le stanze salva vita esistono in vari paesi europei e soprattutto non contrastano con la legge italiana che, seppur sia tra le più proibizioniste in Europa, prevede l’istituzione di queste sale allo scopo di diminuire il danno. Le cosiddette ‘narcosala’ sono quei luoghi dove il tossicodipendente può assumere sostanze con assistenza medica. Va ricordato che questi luoghi già esistono ma purtroppo sono gestite dalle organizzazioni criminali che dal commercio di sostanze stupefacenti hanno un notevole profitto economico”. Bove continua: “Il consiglio comunale di Caserta ha la grande occasione, grazie alla nostra petizione, di essere il primo Comune in Campania, se non in Italia, ad istituire le stanze salva vita (iniziative simili sono in corso a Napoli e a Milano)”.

Bove lancia un appello: “Sulle pagine dell’Espresso di ieri c’è un interessante articolo di Roberto Saviano, il quale si schiera apertamente per la legalizzazione della marijuana, ma soprattutto esprime l’importanza e l’urgenza di creare le stanze salva vita. Saviano nel suo articolo spiega perfettamente ciò che Marco Pannella e noi Radicali diciamo da decenni sul tema dell’antiproibizionismo: le stanze salva vita (riporto alcuni brani dell’articolo del noto scrittore) ‘oltre a migliorare le condizioni di vita di chi fa uso di sostanze stupefacenti avrebbero ricadute positive per tutti i cittadini in quanto si ridurrebbe di molto la diffusione di malattie come epatiti e Aids’”.

“Noi Radicali Caserta, – continau Bove – facciamo un appello a Saviano affinché appoggi la nostra petizione e lo invitiamo a lottare con noi per raggiungere l’obiettivo che il comune di Caserta (e speriamo tanti altri) approvino questo importante strumento per la tutela dei cittadini contro la camorra e il proibizionismo. Inoltre, sempre Saviano cita il comune di Serra De Crdò, in Catalogna, dove si inizierà a coltivare marijuana per scopi terapeutici; circa un anno fa noi Radicali Caserta avevamo proposto una cosa simile da tenere nello spazio che ha a Caserta è conosciuto come Macrico, purtroppo la nostra proposta è caduta nel nulla e uno dei pochi spazi verdi della città vanvitellina sembra destinata all’ennesima speculazione edilizia”.

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