NAPOLI. Se Napoli dovesse trovarsi sotto bombardamento restate tranquilli, non ci sarà da preoccuparsi: perché troveranno noi a far da contraerea.
In queste parole è racchiusa la conclusione del minitour di Luciano Ligabue, avvenuta a Napoli nella splendida cornice di Piazza del Plebiscito. Il rocker di Corregio è stato accolto da oltre trentamila fan provenienti da tutto il Sud e Centro Italia, mentre allesterno centinaia di persone cercavano di godersi un po di sound che giungeva dalla piazza. Per lartista continua il ritorno a sonorità rockeggianti, dopo aver prediletto per diverso tempo le esibizioni in acustico. Una formazione di sette elementi con ben tre chitarristi. Due maxischermi ai lati del palco per consentire a tutti una giusta visuale.
Da Sotto Bombardamento a Tra Palco e Realtà, da Libera nos a malo a Un colpo allanima Luciano ha saputo miscelare pezzi vecchi e nuovi dotandoli di nuovo vigore, grazie anche a un Federico Poggipollini in grandissima forma. Il chitarrista bolognese che condivide la scena con il Liga dal 1994, è stato il più acclamato dal pubblico dopo il cantautore, esibendosi in numerosi assoli esaltato anche da brani come Marlon Brando è sempre lui e la classica Piccola Stella senza cielo.
Cè stato spazio anche per lintrattenimento con il Liga a dividere il pubblico per generi sessuali e a proporre una sfida a suon di grida. La vittoria è andata alle donne ma gli applausi più forti se li è aggiudicati lorgogliosa comunità omosessuale.
Nel pomeriggio il cantautore aveva partecipato a un seminario allUniversità Federico II sui linguaggi della creatività mentre i supporter più affezionati gremivano il Plebiscito sin dalle prime luci dellalba.
Siete un capolavoro voi, in un capolavoro di piazza, in una città complessa e difficile, nel suo essere a sua volta un capolavoro, con queste parole Luciano ha spento i riflettori non prima di aver omaggiato Napoli con un versione rock di O surdato nnamurato.
Ligabue live in Piazza del Plebiscito (20.07.12) – VIDEO |