Legalità, la Gallozzi traccia bilancio dei Pon

di Redazione

 SANTA MARIA CV. “I nostri alunni, grazie al Pon C3 finanziato dall’Europa, hanno imparato che vivere la legalità è saper vivere una cittadinanza attiva, partecipe della costruzione del bene comune, …

… poiché il crescere di ciascuno resta illuminato e guidato a consolidare un equilibrio psico-fisico, e a far sviluppare armonicamente tutte le potenzialità come risorsa primaria della persona nelle piccole e grandi scelte della vita”. Così Armida Altieri, dirigente scolastica della scuola secondaria di primo grado “Gallozzi” di Santa Maria Capua Vetere, commenta la conclusione del progetto “Le(g)ali al Sud”. “Concorre a tale crescita – continua Altieri – la promozione di una cultura rispettosa dei valori e dei principi della Costituzione, al fine di promuovere equilibrati rapporti col mondo circostante.

Vivere la legalità, quindi, è sentirsi ricchi interiormente; vivere la legalità è vivere la pace, l’amicizia, l’amore e la gioia di stare insieme nel rispetto dell’altro, di ciò che ci circonda, della nostra cultura, della nostra salute, del nostro domani”.

Il progetto per la legalità, programmazione dei fondi strutturali europei 2007-2013 “Pon Competenze per lo Sviluppo Fse”, è stato coordinato dalla responsabile Maria Paternostro, affiancata dal presidente dell’associazione Extramenia Vincenzo Oliviero e Mariadiletta Colombo.

“L’età della fanciullezza, dell’adolescenza e della prima giovinezza sono importanti e decisive per la maturazione e la crescita umana e culturale dei giovani – afferma la coordinatrice Paternostro – Diventare man mano adulti e inserirsi nella vita, significa crescere non solo dal punto di vista fisico ma, anche e soprattutto per tutto ciò che riguarda gli aspetti intellettuali, affettivi, emozionali, relazionali; per saper prendere decisioni di responsabilità, per decidere indirizzi fondamentali nella vita e per instaurare e saper conservare rapporti di amicizia, di collaborazione, di amore e di condivisione delle scelte fatte”.

“La nostra scuola per migliorare le finalità culturali, sociali e di ordine etico, ha avuto una interessante idea progettuale di percorsi educativi, culturali e conoscitivi per saperne di più, e per costruire e sperimentare i valori essenziali e fondamentali della Legalità.

Gli interventi Pon col progetto ‘’Le(g)ali al sud’ – continua la docente Caterina Fumante – sono stati, infatti, una occasione di arricchimento, una opportunità di miglioramento e di stimolo per la personalità degli alunni, per le loro attitudini attraverso la diffusione di una coscienza civile fondata sulla esplorazione e la tutela dell’immenso patrimonio artistico su cui insiste la nostra scuola Gallozzi”.

Vivendo in ambienti sociali e culturali poco stimolanti, il progetto Pon ha fatto crescere la curiosità per l’ambiente che circonda che ha molte tracce di vita, profondi significati e testimonianze del passato sulla cultura delle generazioni che si sono succedute nel tempo.Il corso è stato strutturato in:

—Comunicazione didattica con lo studio della storia di alcuni monumenti dell’età imperiale come il Mitreo, tempio dedicato al culto del dio persiano Mitra del 2°- 3° secolo dopo Cristo, la bottega del tintore domus dell’antica Capua risalente al 1° secolo avanti Cristo, la Domus imperiale romana in via degli orti del 1°- 4° secolo d.C., l’Anfiteatro campano fine 1° secolo d.C. col Museo dei Gladiatori; La ricerca sul territorio come occasione di attività tecnico-pratiche attraverso l’arte della ceramica e l’antica lavorazione dell’argilla;

— Mostra di tanti nostri prodotti modellati con creatività soggettiva, fantastica e originale.

“Abbiamo reso i nostri ragazzi consapevoli del nostro patrimonio culturale i cui ‘’beni’’ a volte sono condannati alla dimenticanza e alla trascuratezza da parte delle stesse Istituzioni – conclude la dirigente scolastica – Purtroppo questa eccellenza di patrimonio che ci ritroviamo e che produce in chi lo vive e lo attraversa emozioni, sensazioni etiche e valoriali, cognitive e culturali profondamente formative è stata oggetto di ruberie e atti vandalici”.

L’Anfiteatro, secondo, per dimensioni, al Colosseo, infatti, è stato teatro di brutali sciacallaggi con danni alle antichissime Tombe a Camera Sannitiche, e al magnifico Arco di Adriano sono state sottratte molte pietra cosicché ciò potrebbe incidere sulla stabilità della stessa struttura.

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