Simoncelli su tutte le furie: Arzillo fuori dal Collegio dei Revisori

di Redazione

 SANTA MARIA CV. E’ terminatq con un ”vergogna”, seguito da tre “dovete vergognarvi tutti”, urlati dal leader dell’opposizione Federico Simoncelli, la seduta del Consiglio comunale del 17 maggio.

La ragione dell’ira funesta del leader dell’opposizione, nei confronti di alcuni membri della minoranza, ha riguardato il tema principale all’ordine del giorno: la nomina del collegio dei revisori dei conti per il triennio 2012-2015. La seduta, cominciata alle ore 20, ha richiamato alla partecipazione tutti i 25 consiglieri eletti che avevano a disposizione la duplice preferenza per la nomina dei tre membri del collegio. Sebbene il voto fosse segreto, accordi raggiunti in precedenza sembravano garantire una spartizione condivisa delle nomine, al riparo da spiacevoli sorprese.

In dissonanza con la trasparenza dell’urna in cui erano contenute le schede di voto, alcuni membri della minoranza, con consapevolezza machiavellica, hanno garantito il loro appoggio allo schieramento opposto, puntando sulla triade Trepiccione-Cavalleri-Signore. Il risultato è stato quindi sfavorevole al pupillo della destra cittadina: il commercialista Luigi Arzillo, che si ritrovato estromessoda un incarico che, alla vigilia, sembrava blindato.

Nei giorni precedenti, infatti, i nomi di Pasquale Trepiccione per il gruppo Di Muro e di Francesco Paolo Cavalleri, proposto del duo Rinaldi-Mattucci, sembravano sicuri quanto quello di Arzillo come espressione delle forze pidielline sammaritane. Quello che Simoncelli non poteva immaginare era l’accordo sottobanco di una parte dei suoi che ha permesso al ragioniere Ciro Signore, già revisore della Dhl (società che gestisce la raccolta rifiuti in città), di sopravanzare Arzillo per 10 voti a 9.

“Questa sera si è consumata una forma di trasversalismo politico vergognosa. – ha tuonato il noto penalista – Molto simile al ribaltone di Giudicianni che diversi di voi hanno abiurato. Si tratta di un atto affaristico ed utilitaristico: per uno stipendio ad un amico o ad un parente si è commesso un atto indegno politicamente. Ora chiedo a chi ha ceduto alla maggioranza, di lasciare questi banchi perché non è degno far parte dell’opposizione”.

L’approvazione della delibera, in cui è stata data ufficialità all’esito delle votazioni e riconosciutala normativa del 2010 che regolamenta il valore dell’indennità per i membri della commissione (1491,53 euro per il presidente Trepiccione e 994,36 per gli altri due membri), sembrava aver placato la polemica. Tuttavia, dopo la scelta dei 5 membri della “Commissione locale per il paesaggio” (Pasquale Dubliano, Anna Rosaria Galeno, ilaria Corvino, Leopoldo Natale, Francesco Fiore), la discussionesi è rinfocolata.

Simoncelliha così bacchettato la maggioranza, rea di essersi messa allo stesso livello di “certi personaggi” nominati nel collegio attraverso un indegno mercato delle nomine. Il Consiglio è così terminato con l’uscita in ordine sparso dei membri della maggioranza. Da solo, prima dei suoi vicini di poltrona, anche “il Simoncelli furioso” ha guadagnato l’uscita biascicando l’ultimo “dovete vergognarvi tutti”.

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