Usura: arrestato imprenditore e sequestrati beni per 100 milioni

di Redazione

Guardia di Finanza NAPOLI. La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito il sequestro di 150 immobili per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro riconducibili a un imprenditore del napoletano accusato di usura.

Un ingente patrimonio composto da appartamenti, alberghi, locali commerciali, numerose autovetture di lusso ma anche quote societarie, titoli e conti correnti, accumulati prestando denaro a tassi usurari, mediamente del 50 per cento, a imprenditori in difficoltà.

L’imprenditore finito agli arresti domiciliari con l’accusa di usura, nell’ambito dell’operazione condotta dalla Finanza nel Napoletano con il sequestro di beni per 100 milioni di euro, si chiama Nicola Di Maio e ha 74 anni: l’ingente patrimonio immobiliare accumulato, del valore di circa 100 milioni di euro, è stato sequestrato tra la Campania e il Lazio. L’operazione è stata condotta dai finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli – Gruppo Torre Annunziata – i quali hanno eseguito un decreto emesso dal Tribunale di Nola (Napoli).

Tra i beni figurano hotel di lusso, due centri sportivi, a Sabaudia, nel Lazio, e Marigliano, nel Napoletano, svariati locali commerciali e industriali, sette autovetture tra i quali anche una Jaguar XJ220, prodotta in soli 281 esemplari, del valore di mezzo milione di euro. A questo vanno aggiunte Mercedes, quote azionarie di due società alberghiere, numerosi conti correnti. I beni, riconducibili a Nicola Di Maio, erano intestati anche alla moglie e alla figlia.

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