Elezioni, le autorità: “Niente brogli, solo lungaggini burocratiche”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. I ritardi accumulati nella proclamazione degli eletti in Consiglio comunale? Secondo i componenti della commissione elettorale non sono affatto dovuti a motivi di presunti brogli scoperti, ma solo a lungaggini causate dal rispetto dei controlli da effettuare.

Ne prendiamo atto, anche se mai abbiamo pensato, neppure per un attimo, di addossare eventuali colpe a queste persone. Il problema che, invece, abbiamo cercato di portare alla ribalta è quello delle discrepanze presenti nelle singole sezioni elettorali.

Da quanto ci è dato sapere, in ben cinque di esse ci sarebbe stata una sorta di svista generale con diversità di preferenze dei singoli candidati riportate in maniera errata dalla trascrizione dei tabulati ai verbali definitivi, per cui, anche dopo la proclamazione degli eletti, tutte queste incongruenze si materializzeranno in altrettanti ricorsi al Tar (per buona pace degli avvocati amministrativisti). Incongruenze che riguardano il Popolo della Libertà e il Partito Democratico in particolare, senza dimenticare altre piccole realtà dove il risultato, comunque, non cambierebbe.

Accanto a questo episodio, poi, c’è da registrare una voce, ripetiamo: una voce, secondo la quale il commissariato di Aversa avrebbe in corso un’indagine per voto di scambio ed avrebbe addirittura ascoltato qualche neo consigliere, oltre ad aver acquisito foto da telefonini cellulari. Siamo andati direttamente alla fonte a chiedere spiegazioni e sia il dirigente del locale commissariato, il dottor Luigi del Gaudio, che il suo vice, il dottor Luigi Graziano, hanno escluso che il loro ufficio stesse conducendo indagini in tal senso. Pare, invece, da informazioni assunte, che la Prefettura di Caserta stia valutando la veridicità di alcune autocertificazioni che escludevano cause di ineleggibilità relativamente ad alcuni candidati presenti nelle diverse liste.

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