Katiuscia Laneri al Centro Studi “Massimo Stanzione”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Domenica 22 aprile, alle ore 18, al Centro Studi Massimo Stanzione in via Mazzini ad Orta di Atella, si celebrerà il primo anno di Atella tv, la web-tv della cultura, germinata da un progetto audiovisivo-tecnologico di Atella Multimedia.

La piattaforma multimediale nasce da uno spirito corporativistico dell’Istituto di Studi Atellani e di rilevanti personalità frattesi, primo fra tutti Maurizio Orefice. Il mecenate ortese dottor Zaccaria Del Prete è ben lieto di patrocinare tale evento, che segna uno spartiacque rispetto al dèfault associativistico che ha colpito il nostro territorio negli ultimi anni, ricco di arte e di storia, nonché di personalità di rilievo nell’ambito culturale.

La serata sarà moderata dall’avv. Marianna Bini e vedrà la partecipazione del dottor Zaccaria Del Prete, presidente del Centro Massimo Stanzione e del Convicinio, e del presidente dell’Istituto di Studi Atellani, dottor Francesco Montanaro. Il tema della cultura fra nuove tecnologie e multimedialità sarà trattato dall’ing. Paolo Orefice, presidente di Atella v. In tale occasione sarà presentato anche il libro della giornalista e scrittrice Katiuscia Laneri: Viaggio di Vita di Videoreporter, edizioni Albatros.

Il salotto letterario verrà presieduto dall’arch. Alessandro Di Lorenzo, cerniera virtuosa delle tre associazioni, lieto di presentare una delle donne che ben rappresenta la nostra napoletaneità nel mondo, una donna le cui esperienze giornalistiche nei teatri di guerra (Laneri si è recata in Libano, Kosovo ed Afghanistan) sono state vere esperienze di vita, professionalmente ed umanamente formative. Katiuscia Laneri, come ha spesso sottolineato, crede fermamente che le intelligenze campane non debbano espatriare, onde evitare di alimentare quel gap scientifico ed artistico che caratterizza le nostre città meridionali.

Lo scenario del testo è rappresentato da un treno su cui viaggiano le esperienze di vita della protagonista Clara. Ogni passeggero che sale conduce la protagonista ad un ricordo personale, ed è su questo “stream of consciousness” joyciano che l’intero racconto si dipana. Un’autobiografia che incita il lettore a guardare sempre avanti, a credere nei propri ideali e a rialzarsi subito dopo una caduta. La metafisicità del libro è data dall’assenza del tempo, non ci si rende conto infatti che tempo fa o che ore sono. La telecamera è per Clara essenzialmente un oggetto che coglie attimi.

“Non c’è attimo che possa ripetersi, non c’è momento che possa essere rimandato, non c’è vita che possa essere rivissuta”. La manifestazione tende ad affermare l’importanza delle sinergie tra le maggiori forze culturali che operano sul territorio, ormai giunto al suo pieno compimento e, cancellando qualsiasi personalismo sterile, a riformare la società civile.

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