BELLONA. Le cronache raccontano che laltra notte, in località Ferranzano, presso il sito di stoccaggio ilside, è divampato un incendio tra rifiuti ed ecoballe composte di rifiuti secchi e plastica di origine urbana.
Una nube di fumo nero, intorno alle ore 3.30 di martedì 17 aprile, si è immediatamente levata nel cielo fino ad un’altezza di oltre trenta metri e sul posto sono immediatamente accorsi i vigili del fuoco del comando provinciale di Caserta. Abito a
E stato lamaro sfogo di una giovane mamma, molte ore dopo il rogo, e che Ilside ce lha quasi di fronte casa. Sebbene in un primo momento, i residenti della zona erano stati sommariamente rassicurati del fatto che non sussistevano pericoli per lincolumità della persona, nelle ore successive il primo cittadino Giancarlo Della Cioppa ha dovuto emanare unordinanza urgente a tutela della pubblica incolumità nella quale, in base alle indicazioni fornite dallArpac, dallAsl di Capua e dai Vigili del Fuoco, ha ordinato a tutti i residenti e agli addetti alle attività lavorative presenti nel raggio di settecento metri dallincendio, di lavare accuratamente frutta e verdura raccolte in prossimità del disastro, di spendere tutte le attività di lavorazione meccanica dei terreni e di evitare il pascolo degli animali nelle zone interessate.
Lallarme diossina è scattato in ogni dove e non sono poche le persone che autonomamente in queste ore indossando le mascherine e cè di contro chi polemizza e afferma che andare in giro con la mascherina non serve a niente se questultima non è munita di filtro per i solventi organici perché si tratta di particelle talmente piccole che una semplice mascherina non è in grado di filtrare. Intanto, anche altri comuni dellagro caleno hanno adottato una serie di precauzioni.
Il sindaco di Pignataro Maggiore, Raimondo Cuccaro, ha disposto alcune misure con unapposita ordinanza, il cui contenuto, prodotto dallAsl e dallArpac, è stato distribuito in tutte le abitazioni dai volontari della protezione civile.
Sulla vicenda è intervenuto anche lavvocato penalista Pietro Romano, in qualità di presidente del comitato civico locale, che ha denunciato con un documento ufficiale le inadempienze degli addetti ai lavori. Al sindaco Della Cioppa, e per conoscenza al Ministero dellambiente, al signor Prefetto di Caserta, ai dirigenti dellAsl e dellArpac ed anche agli organi dinformazione, ha inviato una lapidaria nota il cui contenuto reclamava, tra le altre cose, lurgenza dinterventi immediati attraverso un sevizio sanitario locale demergenza anche con attivazione oltre il normale orario di visita dei locali studi medici ambulatoriali al fine di fronteggiare per alcuni giorni lattuale emergenza sanitaria della popolazione locale.
Romano ha bacchettato anche l inadeguatezza degli interventi con i quali stanno solo controllando lincendio con lirrorazione dacqua e non ha usato mezzi termini riguardo al mancato uso o la mancata richiesta di mezzi adatti allo spegnimento una negligenza anche delle autorità addette allintervento dello spegnimento dellincendio.
Anche lavvocato Michele Altieri, laltra sera in piazza Umberto I ha presieduto unassemblea spontanea di alcune decine di cittadini allarmati per il da farsi. Intanto nella mattinata di giovcedì i tecnici dellArpac hanno verificare il gradodinquinamentonegli ambienti dei tre plessi scolastici. Da prime indiscrezioni sembrerebbe che un lieve grado di tossicità sarebbe presente solo nei pressi delle abitazioni a ridosso del sito di trasferenza, completamente sicuri i tre plessi della scuola cittadina.
Ma lallarme diossina si è immediatamente diramato. E cè malumore tra i cittadini preoccupati sia per le conseguenze che un simile evento può causare alla salute sia per i diversi episodi, che si sono manifestati in questi ultimi giorni nella provincia come per esempio anche quello avvenuto a Santa Maria Capua Vetere in località Grattapulci. Cè chi non crede alle semplici coincidenze e chi vorrebbe un intervento immediato della magistratura per accertare con chiarezza lorigine del disastro ambientale.
di Anna Aurilio