Carditello, Graziano incontra il ministro Ornaghi

di Redazione

Lorenzo OrnaghiSAN TAMMARO. “Ho trovato un ministro attento, informato e preoccupato, a lavoro per convocare un tavolo già ad inizio settimana”.

Su Twitter, il parlamentare del Partito Democratico Stefano Graziano riferisce dell’incontro avuto giovedì pomeriggio con il ministro dei Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi. Secondo il deputato democratico, il ministroè già al lavoro per organizzare un tavolo, tra Napoli e Caserta, con gli Enti locali e gli altri soggetti interessati per discutere assieme delle possibili soluzioni per la salvaguardia del prezioso sito borbonico della Reggia di Carditello. L’onorevole Graziano aveva chiesto un incontro con Ornaghi per sollecitare l’attenzione del Governo sui destini del Real sito in provincia di Caserta.

Intanto, è andata deserta l’asta di giovedì mattina per la vendita del Real Sito. La prossima battuta è in programma il 29 marzo alle 12, quando basteranno 10,5 milioni per acquisire il complesso borbonico, datempo in preda ad abbandono e degrado.

Emiddio Cimmino, sindaco di San Tammaro, sul cui territorio ricade il sito borbonico, da lunedì mattina ha iniziato lo sciopero della fame. “Resterò qui, senza mangiare, fino a quando la Regione Campania non prenderà un provvedimento definitivo su Carditello”. Giovedì ci sarà l’asta, 15 milioni di euro. Se questa andrà deserta, il 29 marzo ne basteranno 10,5.

L’appello, da parte di cittadini e associazioni, è da sempre quello di un intervento da parte della Regione, affinché estingua i debiti del consorzio di bonifica (proprietario del sito) e, dunque, blocchi l’asta. Sarebbe questo il solo modo per salvare Carditello, evitando che finisca in mano alla speculazione o, addirittura, e da queste parti non sarebbe una novità, alla criminalità organizzata. Intanto, visto che il sito non è protetto da vigilanza, proseguono i furti di affreschi, pavimenti e perfino di cancelli e di rame degli impianti elettrici. Furti, forse, “mirati”, per far scendere il valore del sito. Non a caso, il sindaco Cimmino afferma: “Mi chiedo perché il presidente Stefano Caldoro non abbia mai sentito il bisogno di venire nella nostra cittadina a conoscere la reggia. Mi chiedo come mai non si preoccupa di far finire nelle mani della camorra un bene che appartiene all’Italia. Non oso pensare che gli faccia piacere”. Ma Cimmino avverte: “Sappiano coloro che pensano di comprare la reggia di Carditello che il nostro piano regolatore che stiamo per approvare prevede vincoli invalicabili per tutto il perimetro del sito borbonico. Ci pensino bene prima di fare l’affare”.

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