Ospedale, 130 operatori della cooperativa Aido in sciopero

di Redazione

 MADDALONI. Una categoria dimenticata. Sono 130 gli operatori socio sanitari della cooperativa Aido, che operano nell’ospedale di Maddaloni, Marcianise, San Felice a Cancello e la Rsa di Caserta, la struttura che garantisce gli interventi infermieristici a domicilio.

Un numero consistente di operatori della sanità, sempre disponibile a lavorare in regime di insicurezza costante. Percepiscono 8 euro lordi ad ora e sono pagati a distanza di mesi. Nonostante le mensilità arretrate di gennaio e febbraio, gli operatori socio-sanitari, per la maggior parte di Maddaloni, garantiscono tutti i servizi per i quali sono chiamati a prestare la loro opera. Non minacciano scioperi o interruzione del lavoro, ma la loro situazione è destinata a far discutere. Solo 78 ore lavorative e nessun aumento di orario, malgrado le richieste di potenziare il servizio e le voci di nuove assunzioni.

Ad intervenire sono i consiglieri comunali di “Uniti a Sinistra”, Aldo Tagliafierro, Franco D’Angelo e Gaetano Correra, che in una nota fanno sapere: “Di questo passo, il rischio di un licenziamento è dietro l’angolo. Bisogna intervenire subito per capire se è vero che a quelli in servizio si chiede continuamente di fare un sacrificio, mentre la cooperativa si appresterebbe ad assumere nuovi operatori sanitari presso le strutture ospedaliere”. “Non siamo contrari – viene chiarito nel comunicato stampa – a nuove assunzioni, ma bisogna stabilizzare prima quelli ci sono e che lavorano quasi da volontari, portare il loro carico di lavoro dalle 78 mensili alle ore fissate dal contratto e poi la cooperativa può fare quello che vuole”.

E’ nuovamente l’emergenza lavoro a tenere alta l’attenzione della politica maddalonese. I consiglieri di Uniti a sinistra vogliono portare in consiglio comunale la precarietà di una categoria molto a rischio a seguito degli tagli operati alla sanità in Campania.

“E’ l’unico modo – fanno sapere i consiglieri di Uniti a sinistra – per investire del problema direttamente il Direttore Generale dell’Asl di Caserta, Menduni. Sono mesi che viene richiamata ripetutamente l’attenzione, ma nessuno si muove e dice una parola sullo stato di lavoro degli assistenti in servizio nelle strutture ospedaliere dell’est maddalonese e presso la Residenza Assistenziale Sanitaria di Caserta”.

Dopo aver lanciato numerosi allarmi, inutilmente, sono ora i consiglieri comunali di Maddaloni a farsi carico della loro situazione. I rischi della tenuta assistenziale fortunatamente non intacca la cura dei pazienti. “La professionalità degli operatori sanitari non è in discussione. Ma è inaccettabile che si continui a temporeggiare – attaccano i consiglieri – quando la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Vorremmo che l’Asl di Caserta fosse più vigile nelle politiche dei fabbisogni del personale in servizio presso gli ospedali, per evitare le tante speculazioni e le tanto umilianti condizioni di lavoro, di cui i sodalizi della sanità dovrebbero riguardarsi dal mettere in atto in questo particolare momento di crisi economica”.

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