Caso Sion: “La Uefa non violò alcun regolamento”

di Redazione

 La Comco respinge il ricorso della squadra Svizzera del Sion, la quale aveva messo in minacciato l’intero sistema ed in particolare l’Europa League in seguito a due partite perse a tavolino per schieramento di giocatori non utilizzabili nella competizione.

Nel comunicato della Commissione Competizioni svizzere di base Berna si legge: “Sulla base delle informazioni ricevute, si considera nella posizione di decidere sul ricorso presentato dal club svizzero il 27 ottobre del 2011, secondo cui la Uefa era colpevole di abuso di posizione dominante. Il segretariato della Commissione Competizioni ha deciso di non intraprendere azioni sul ricorso del Sion, riaffermando quindi che la Uefa non ha violato il regolamento della competizioni e che le decisioni dei suoi organi disciplinari non rappresentano un abuso di posizione dominante e nemmeno un ostacolo alla libera concorrenza”.

La società svizzera chiarisce la vicenda: “Il 2 settembre 2011, la Commissione Disciplinare e di Controllo aveva assegnato due sconfitte a tavolino al Sion per aver schierato giocatori non utilizzabili in Europa League contro il Celtic il 18 e 25 agosto 2011. La decisione è stata poi confermato dall’Organo di Appello il 13 settembre 2011. Il Tas ha poi mantenuto la decisione Uefa il 15 dicembre 2011, concludendo, tra le altre cose, che la Uefa non era colpevole di abuso di posizione dominante come spiegato dalla legge svizzera sui cartelli”.

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