Casapesenna, opposizione: “Sconcertati dall’arresto del sindaco”

di Redazione

da sin. Piccolo, Diana e FontanaCASAPESENNA. Il gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare”, composto da Giuseppe Piccolo, Costantino Diana e Mario Fontana, che sabato mattina hanno rassegnato le dimissioni dal Consiglio, si dichiara “a dir pocosconcertato” dall’arresto del sindaco Fortunato Zagaria.

“Al sindaco – affermano in una nota – sono contestatireati gravissimi che, se confermati dalle autorità competenti, significherebbe che il nostro Comune è stato condizionato dalla criminalità organizzata. Siamo alla prima esperienza amministrativa, la nostra era una lista civica che, lo diciamo per dovere di cronaca, ebbe il sostegno dell’ex sindacoGiovanni Zara, cui esprimiamo massima solidarietà. La nostra linea politica è stata impostata sul rinnovamento, avendo tra le nostre fila numerosi giovani e quasi tutti alla loro prima esperienza. Rinnovamento che non c’è stato. Dopo la vittoria dell’attuale amministrazione, la nostra opposizione è stata difficile dato che fin da subitoabbiamo perso due consiglieri eletti nella nostra compagine (passati in maggioranza), ma questo non ci ha fatto esimere dal nostro ruolo, anche se con molte difficoltà (in tre non si può convocare neanche un Consiglio comunale)”.

“Il nostro gruppo – continuano – è rimasto apartitico in Consiglio ed ha sempre rimarcato apertamente disappunto per la varietà e promiscuità politica della maggioranza Zagaria. Noi non giudichiamo l’accaduto perché non abbiamo i requisiti per giudicare, non essendo parte dell’ex amministrazione Zara, maqueste accuse, rappresentano comunque un duro colpo per tutta la comunità, visto che l’accusato ha governato dal 1998 il nostro paese. Noi, come opposizione, ribadiamo pieno appoggio alla magistratura e alle forze dell’ordine”.

In riferimento al nome citato di Antonio Cangiano (ex vicesindaco gambizzato in piazza e fino alla sua morte costretto ad una sedia a rotelle) in una conversazione di presunta minaccia del sindaco Zagaria a Zara, se dalle indagini ciò risultasse vero, per gli esponenti dell’opposizione “sarebbe un episodio a dir poco ignobile”. “Per il nostro gruppo, e pensiamo per la gran parte del paese, – spiegano – l’ingegner Cangiano rappresenta un punto di riferimento assoluto contro la criminalità. Con i suoi valori e le sue idee ha voluto dare, ancora una volta, nell’ultima competizione elettorale un apporto unico candidandosi come nostro capolista. Crediamo che l’amministrazione della cosa pubblica deve tornare in mano ai politici veri e non a chi si occupa di ‘affari’”.

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