Castaldo: “Non sono complice delle scelte di Ciaramella”

di Nicola Rosselli

Antimo CastaldoAVERSA. Il pungolo ha avuto la prima attesa precisazione. L’avvocato Antimo Castaldo, leader di “Democrazia e Territorio”, ci ha chiamato per evidenziare che lui ha parlato di “discontinuità con gli ultimi dieci anni di amministrazione Ciaramella”.

Intanto, l’altra sera, in un’affollata sala della sede di ‘Democrazia & Territorio’, in via Seggio 103, ad Aversa, si è svolta la presentazione del programma dell’associazione guidata da Antimo Castaldo. E’ stato proprio il presidente del sodalizio politico-culturale ad introdurre il dibattito, per poi passare la parola ai relatori che hanno affrontato i singoli argomenti presenti nel documento programmatico.

Ferdinando Tavasso, dirigente pubblico del settore politiche sociali, si è soffermato sui ‘Servizi alla persona ed alla comunità’, sottolineando come “grazie alla legge 328 non si parla più di assistenzialismo ma di diritti sociali. Il ruolo del Comune è capovolto – ha continuato Tavasso – per cui basta alle iniziative a pioggia fatte a scopo clientelare. Bisogna valorizzare i servizi del terzo settore, la libera iniziativa di cittadini, associazioni, cooperative. Nel caso diventi forza di governo, – ha concluso – Democrazia & Territorio si batterà per l’istituzione nella città di Aversa dello Sportello Antiusura e Antiracket”.

Sul tema de ‘L’assetto e l’utilizzazione del territorio’ è stata la volta di Gaetano Fusco, docente alla facoltà di architettura della Sun. Fusco è intervenuto sull’utilizzazione della vasta area dell’Opg, anche in previsione della chiusura votata recentemente da un ramo del parlamento. “Bisogna restituire alla città lo spazio carcerario destinando l’area a Parco della Musica con un nuovo Auditorium, rigenerando la Cavalerizza Borbonica e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Il tutto ipotizzando la creazione di un nuovo parco urbano che faccia da Centro per le arti e la musica”.

‘Lo sviluppo economico’ è stato l’argomento trattato da Luca Fabozzi. “Proprio il Comune deve fare da ‘bussola’ allo sviluppo – ha esordito Fabozzi – puntando, innanzi tutto, alla massima trasparenza. Per questo Democrazia & Territorio propone la rete wi-fi libera su tutto il territorio e la diretta web delle sedute del Consiglio comunale”.

Agli interventi dei relatori sono seguiti quelli del pubblico presente in sala. Significative le parole di Mario Francese, in rappresentanza di SeL, e del segretario del Pd Mariano D’Amore. Ambedue hanno apprezzato il lavoro compiuto in questi due anni di vita da ‘Democrazia & Territorio’ sul territorio ed i temi sviluppati nel dibattito, confermando un’identità di vedute con molti punti presenti nel programma e auspicando l’avvio di un confronto che possa avere esiti positivi in vista delle elezioni del prossimo maggio.

Il presidente Castaldo ha poi preso la parola per trarre le conclusioni. Tutto politico il suo intervento, incentrato su alcune dichiarazioni apparse in questi giorni sui quotidiani e le alleanze. “Ad Aversa c’è necessità di partecipazione, – è stato l’incipit di Castaldo – di interessarsi al bene comune. Non ci interessa fare consociativismo, inciucio. Quando si parla bisogna tenere presente la storia della città, a partire dagli anni ’70 e ‘80. Sono sempre gli stessi, quelli della politica ‘familiare’ che ha portato al sacco urbanistico di Aversa. Noi puntiamo alla riqualificazione etica di questo territorio. Non si possono fare accordi con chi ha prodotto un’esperienza fallimentare di governo cittadino. Per questo non possiamo accettare ciò che ha affermato Alberto Coppola. Il ‘governo di salute pubblica’ formato da Pdl, Pd e Udc è la stessa coalizione che appoggiava il sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria, arrestato di recente. Il Pd ha detto già di no, ora aspettiamo le risposte di Pdl e Udc, ma soprattutto la risposta di Abc, cui Coppola ha aderito. Vogliamo capire se queste affermazioni sono una sua personale iniziativa o fanno parte di un progetto politico della neonata associazione. Abc deve chiarire subito e prenderne, eventualmente, le distanze. C’è poi un altro dato politico importante che scaturisce da queste dichiarazioni. Il primo ad essere d’accordo su un patto fra Pdl, Pd e Udc è il sindaco Ciaramella, che così facendo sancisce il suo fallimento e quello del centro destra nel governo di questa città. Noi pensiamo ad altro. Pensiamo alla sanità, ai diritti sociali, alla soppressione degli uffici giudiziari, di cui nessuno parla. I partiti, in questo momento, vivono un disagio, devono essere aiutati a crescere. Ma nessuno vuole fare regali. Noi non andremo da soli alle prossime elezioni. Faremo il gioco di chi ha male amministrato. Puntiamo ad un’alleanza progressista seria che risolva i problemi della città. La sfida non è solo vincere, ma soprattutto amministrare bene. Quindi presentiamoci in maniera unitaria – ha concluso Castaldo – senza pregiudizi e personalismi”.

Infine, per le cattive condizioni del tempo, ‘Democrazia & Territorio’ ha rinviato a data da destinarsi l’uscita in via Roma con il gazebo, prevista per domenica 12 febbraio.

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