PIGNATARO. Trecento alunni affascinati dalle parole di un padre missionario. Trecento alunni dellIstituto Comprensivo hanno accolto con un applauso la presenza tra loro di padre Angelo Gutturiello, …
… Missionario sparanisano da oltre 40 anni in Burundi, dove ha fondato le missioni di Gisanze e Gazura. E stata lezione di Geografia diversa dalle solite quella vissuta ieri dai ragazzi delle quinte classe elementari e della secondaria. Si è parlato della Giornata Mondiale dellAlimentazione e della mondialità, ma anche di analfabetismo e di lotta alla fame nel mondo. Relatore deccezione Padre Angelo Guttoriello, sparanisano, che ha illustrato con un documentario la sua Missione di Gasura, un angolo sperduto del Burundi, senza ospedali, senza medici, senza assistenza sanitaria. A Gazura la gente soffre la carestia per mancanza di piogge e i bambini muoiono, perché non riescono a nascere.
A Gazura il 96 per cento della gente vive in capanne di fango coperte da foglie, e mangia fagioli, granoturco e banane alimentari. Non cè igiene a Gazura, né scuola statale, e si muore di malnutrizione e di malaria. Non cè un medico per 90 mila abitanti, ma solo due infermiere italiane, volontarie. E poca anche l istruzione, inadeguate le strutture. In tutta
Padre Angelo Guttoriello è in Burundi da quarantanni: dal 29 agosto del 1971, aveva 28 anni. Ora con lui vi sono altri due padri Missionari, il messicano Padre Ignazio ed un africano del Camerun. Gestiscono 12 chiese poco più di 20 mila cristiani. A Gasura, oltre alle chiese, ha costruito uninfermeria, un dispensario, una scuola, dei campi sportivi ed un ambulatorio per lassistenza al parto delle donne in gravidanza, perché lì le donne e i bambini muoiono per i parti difficili, per la malaria, la malnutrizione e per lAids. E poi senza i missionari, non cè scuola.
La necessità di far conoscere quanto realizzato dal nostro Padre Angelo in terra di Missione – ha spiegato il dirigente scolastico Paolo Mesolella – non è solo una questione religiosa, ma una scelta culturale. LAfrica, la storia dellAfrica, è unappendice che non esiste nei nostri libri.E difficile, se non impossibile, trovare nei nostri libri di Storia (di ogni ordine e grado) un capitolo o un solo paragrafo che parli dei popoli dellafrica, della loro storia, della loro arte e cultura. Questo non interessa alloccidente e non viene spiegato in Africa, dove gli studenti studiano la storia delloccidente della Francia dellInghilterra ecc. ma non la loro. Il nostro scopo, invece, è quello di far conoscere ai nostri studenti lAfrica. La vicenda di Padre Angelo ci dà proprio questa possibilità: quella di farci conoscere questo popolo straordinario, gioioso, che ama i colori, la danza, la natura, larte e soprattutto spera nella provvidenza.