Sgarbi: “Volevo portare la Biennale a Napoli, ma e’ una citta’ morta”

di Redazione

Vittorio SgarbiNAPOLI.“Volevo portare la Biennale di Venezia a Napoli ma non me lo hanno permesso. Da oggi per me la nuova Napoli, il vero capoluogo dell’arte sarà Pontecagnano Faiano”.

Così, provocatoriamente, il critico Vittorio Sgarbi che ha partecipato all’inaugurazione del complesso manifatturiero Centola, a Pontecagnano Faiano, scelto come location dell’iniziativa speciale del Padiglione Italia alla 54 /esima Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia per i 150 anni dell’unità d’Italia.

Il critico d’arte ha polemizzato con le istituzioni culturali campane. “Questa iniziativa poteva tranquillamente essere ospitata al ‘Madre’ che è pieno di m… o al Pan, che è vuoto. Al ‘Madre’ decide Cicelyn: tu sì tu no e poi fanno pure il pianto greco che non hanno soldi. Cercate i soldi, fateveli dare dai miliardari che comprano le opere di Damien Hirst. Perchè deve essere lo Stato a pagare? Il Guggenheim mica lo paga lo Stato”.

“Ma se il Madre viene finanziato dalla Regione – ha proseguito Sgarbi – allora questa abbia almeno buon senso di mostrare anche gli artisti della sua Regione come servizio ai cittadini e alla verità. Lo Stato – ha detto ancora Sgarbi – mi aveva concesso di allestire il padiglione a Castel Sant’Elmo, ma dalle istituzioni locali non è arrivata nessuna notizia. Sono arrabbiato con questa città morta e piena di immondizia. Napoli oggi non esiste più e le istituzioni non capiscono la necessità di esserci. Si pensa a cose diverse, come andare a vedere le partite di calcio, e come fa anche lo stesso sindaco. Io, comunque, non sono pentito della scelta che ho fatto nel venire qui a Pontecagnano Faiano”.

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