Piazza (Pdl): “La memoria corta del sindaco Cennami”

di Redazione

Giuseppe PiazzaMONDRAGONE. “Apprendiamo che il sindaco Cennami, in tre anni di assoluto immobilismo, avrebbe invece progettato, appaltato ed eseguito una miriade di opere pubbliche che, con tutta la buona volontà di chi vuol bene alla città, risulta difficile scorgere, anche per coloro che hanno una vista da lince”.

Lo afferma Giuseppe Piazza, coordinatore cittadino del Pdl. Gli ultimi accadimenti politici verificatisi nell’ambito del centro-sinistra, hanno portato una lista che ha sostenuto il Sindaco ad uscire dalla maggioranza, non riconoscendosi in quanto ‘non fatto’ in oltre tre anni di governo; un Consigliere Comunale che dichiarandosi non più organico alla maggioranza, in un pubblico manifesto, afferma che il famigerato e tanto sbandierato ‘cambio di passo’ dell’Amministrazione Comunale non c’è mai stato; Consiglieri Comunali e partiti che hanno abbandonato la maggioranza non identificandosi più nella gestione amministrativa. Appare difficile, quindi, credere alle parole del Sindaco quando egli afferma la presunta iperattività della sua Giunta. Forse il Sindaco non ricorda che: il finanziamento per il completamento del palazzetto dello sport è datato marzo 2008 ed ottenuto dalla precedente Giunta Conte e che a tutt’oggi, ancora una volta, i lavori sono fermi; il finanziamento per il proseguimento delle piste ciclabili sul lungomare è stato ottenuto nell’ormai lontano 2007 e che a distanza di tanto tempo non ancora è stata bandita la gara e nonostante sia già in atto da anni il pagamento degli interessi; il restauro del Palazzo Tarcagnota fa parte dei lavori inseriti nel Pit Litorale Domizio con finanziamenti europei del periodo 2000-2006. Sulla questione dell’acqua, giova ricordare, che ancora oggi non sappiamo chi pagherà l’acqua erogata nelle condutture, se il Comune o il Consorzio Idrico; chi si accollerà la riparazione della rete cittadina e quando i cittadini potranno avere finalmente un ufficio a cui rivolgersi per far valere i propri diritti o, molto più semplicemente, per fare domanda di allaccio. Il Sindaco, che è consigliere Comunale da circa venti anni, dovrebbe sapere che il nostro litorale fin dagli anni ’90 (dati Arpac), per l’80% della sua estensione è sempre stato balneabile e che gli unici due punti critici sono sempre stati gli sbocchi dei torrenti Savone e Agnena e nei quali si sversa in modo incontrollato a monte del Comune di Mondragone. E’ certamente difficile giustificare davanti agli occhi della città l’imbarazzante momento che vive l’Amministrazione Comunale: senza una vera maggioranza, con assessori dimissionari e con dichiarazioni di indipendenza di consiglieri; tuttavia appare inopportuno politicamente rivendicare a se cose fatte da altri; la sensazione è che si voglia spargere del fumo per distrarre la cittadinanza”.

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