Trasferimento Sert, esposto di Tagliafierro

di Redazione

Aldo TagliafierroMADDALONI. Esposto dettagliato al Prefetto, al Questore e al Tribunale per i diritti del malato. Aldo Tagliafierro, a seguito della ormai certo rifiuto del Sindaco Cerreto di convocare un Consiglio ad horas per scongiurare il trasferimento del Sert di Maddaloni a Caserta, …

…invia un resoconto alle autorità competenti affinchè sia tutelato il diritto alla salute e siano garantiti l’ordine pubblico e la sicurezza in città. “Il Sindaco – fa sapere l’avvocato Tagliafierro – non vuole proprio affrontare il problema e ignora l’istanza dei consiglieri di minoranza di aprire subito un confronto. La volta scorsa è letteralmente scappato dal Consiglio, con la sua maggioranza, per non discutere la mozione riguardante il passaggio dell’importante servizio per le tossicodipendenze nella città capoluogo. Ora prende tempo, per non assumersi nessuna responsabilità di fronte ai cittadini, alle associazioni, al Comitato nato in difesa della struttura”. Il Sert di Maddaloni è il fiore all’occhiello dell’intera provincia per la cura e la lotta contro le tossicodipendenze. E’ vero che una parte di tossicodipendenti commette reati, solitamente scippi, furti, spaccio, determinati dalla necessità di procurarsi il denaro per l’acquisto di droga, ma è altrettanto vero che il presidio territoriale funziona alla grande e costituisce un forte deterrente per prevenirli.

“Il Sert di Maddaloni – continua il Consigliere – abbatte notevolmente la percentuale di atti degenerativi in un territorio a forte rischio. Per questo motivo non va trasferito. Tutti quelli che sono in cura devono continuare con i programmi di riabilitazione e di reinserimento sociale. Bisogna evitare a tutti i costi che si interrompa un lavoro già avviato. Quanti sono disposti a recarsi a Caserta per continuare a ricevere assistenza? Inoltre la sola somministrazione del farmaco serve a poco. Quindi chi ha parlato di ridurre il Sert a distributore di farmaci, è fuori strada”.

A questo punto è evidente che ogni soluzione alternativa a quella esistente ostacola il processo di recupero e potrebbe costringere l’utente a rimanere collegato ad ambienti a rischio. Bisogna continuare a garantire gli interventi integrati, il lavoro d’èquipe e la costante comunicazione. La sola terapia farmacologica non è sufficiente. “La tossicodipendenza – continua Aldo Tagliafierro – dovrebbe essere riconosciuta come malattia ed essere trattata come tale. Ma tutto ciò che crea dipendenza è malattia. Non c’è solo la droga, ma anche l’alcool, il gioco e il cibo. Il Sert risponde a tutti gli interventi legati alla dipendenza e ad altre bisogni che investono il campo delle adozioni, le certificazioni. Spostarlo per chissà quale disegno politico, è inqualificabile. Non regge – conclude il Consigliere – la tesi dei locali non a norma. Mi sa tanto di scusa per sottrarlo alla città. Le soluzioni ci sono. Sono state prospettate e puntualmente ignorate dal Sindaco Cerreto. Quella più idonea resta il reparto non funzionante di gastroenterologia. La soluzione è praticabile e consentirebbe di tenere il Sert all’interno dell’Ospedale”.

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