Missioni estero, dal Senato sì al rifinanziamento

di Redazione

da sin. Calderoli, Berlusconi, BossiROMA. Via libera dell’aula del Senato al dl di rifinanziamento delle missioni all’estero. Hanno votato tutti a favore, tranne l’Idv che ha ribadito la sua contrarietà.

I sì sono stati 269, i no 12, un astenuto. I tre senatori dei radicali non hanno partecipato al voto. Il decreto passa all’esame della Camera. Sì dunque anche dalla Lega Nord. Critico verso l’impegno militare italiano in Afghanistan, il Carroccio ha dato il suo via libera, incassando una riduzione dei fondi stanziati pari a circa il 15% rispetto al semestre precedente e riducendo di oltre il 20% del numero dei militari impegnati oltre confine.

Entro il 30 settembre 2011 il ministero della Difesa rimpatrierà almeno 1000 soldati e altri 1070 entro il 31 dicembre: 2070 che vanno sottratti alle 9250 unità impegnate nel primo semestre di quest’anno. Unica voce discordante nella Lega quella del viceministro per le Infrastrutture, Roberto Castelli, che ha deciso di non venire in aula a votare per manifestare la sua contrarietà alla missione in Libia.

Nello specifico non sarà toccato lo sforzo bellico in Afghanistan, dove la dotazione rimarrà di circa 4200 soldati. Il ridimensionamento, ha promesso il ministro della Difesa Ignazio La Russa, inizierà dal 2012. I tagli per la seconda metà di quest’anno riguarderanno soprattutto Libano e Balcani.

“La Lega Nord ha ottenuto importanti risultati”, ha commentato Federico Bricolo, capogruppo della Lega al Senato. “Da tempo chiediamo il ridimensionamento del nostro impegno su questo fronte e grazie all’approvazione delle nostre proposte 2000 ragazzi torneranno a casa e spenderemo 150 milioni di euro in meno”. Il finanziamento alla partecipazione italiana ai raid aerei sulla Libia a guida Nato viene assicurato fino a settembre.

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