Dossi in via De Gasperi, Pd: “Fatti e rifatti”

di Redazione

Via De GasperiSANT’ARPINO. Il Pd torna sulla questione dei dossi-limitatori di velocità realizzati in via De Gasperi mesi fa e poi rifatti a distanza di settimane.

Ritorniamo sull’argomento per denunciare l’ennesimo assurdo spreco di soldi pubblici dell’Amministrazione del Sindaco muto. Hanno realizzato un primo dosso fuorilegge asserendo che si trattava di una sperimentazione, di un progetto pilota. Poi visto che la sperimentazione aveva bisogno di un’ulteriore esperimento,il sindaco muto e i suoi prodi con gran faccia tosta, senza vergogna, hanno costruito un secondo dosso fuorilegge!

E allora abbiamo pazientemente atteso le evoluzioni della sperimentazione, incuriositi dall’esito di questa ricerca degna di un Nobel alla causa. L’intenzione di dare uno stop alla velocità eccessiva delle auto è certamente un iniziativa lodevole solo che i dossi artificiali realizzati sono chiaramente fuori legge, come scritto nel “Codice della strada”. L’articolo 179 sui “rallentatori di velocità” prevede, infatti, questi requisiti: “I dossi artificiali possono essere posti in opera solo su strade residenziali, nei parchi pubblici e privati, nei residence, ecc.; possono essere installati in serie e devono essere presegnalati. Ne è vietato l’impiego sulle strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per servizi di soccorso o di pronto intervento”.

Poiché nelle strade cittadine spesso si vedono ambulanze o mezzi dei vigili del fuoco viaggiare a sirene spiegate ecco la prima inosservanza del Codice. Non basta, l’articolo 179 dice anche che i dossi sono disposti in funzione dei limiti di velocità vigenti: per i 50 km/h larghezza non inferiore a 60 cm e altezza non superiore a 3 cm; per 40 km/h larghezza non inferiore a 90 cm e altezza non superiore a 5 cm; per 30 km/h larghezza non inferiore a 120 cm e altezza non superiore a 7 cm”. Pare evidente che i dossi pedonali cittadini siano tutti fuori da queste misure, anche di quella più elevata, cioè i 7 centimetri che, si ricorda, possono essere realizzati solo dove c’è un limite di velocità di 30 chilometri all’ora.

Eppure ci sta chi, come gli amministratori di Sant’Arpino cerca di aggirare le norme chiamandoli passaggi pedonali rialzati, tuttavia anche in questo caso resta il discorso delle altezze che non vengono rispettate. Noi ci chiediamo: quali danni sono stati prodotti agli automobilisti in questi mesi? Quanto è costata la singolare sperimentazione alle tasche dei cittadini? Era proprio inevitabile visto che esistono in commercio dei limitatori di velocità già a norma, sperimentati e brevettati? Una nuova evidente prova che siamo innanzi ad un’Amministrazione simbolo dell’abusivismo. Qualsiasi intervento è infatti realizzato in violazione di qualsiasi legge, norma e regolamento con un pressapochismo dell’uso del denaro pubblico spietato e insostenibile.

Ovviamente abbiamo chiesto al sindaco muto tutti gli atti prodotti per la realizzazione e le susseguenti risistemazione dei dossi, la spesa sostenuta e eventuali danni causati agli automobilisti con eventuali richieste di risarcimento danni, inoltre abbiamo chiesto al Ministero dei trasporti e a S.E. il Prefetto la rimozione immediata dei due dossi. L’unico esito prodotto dai dossi artificiali è un’amministrazione pubblica che con il suo esempio educa ed incita la cittadinanza all’abusivismo, alla reiterata violazione della legge. Vogliamo parlare, ad esempio, della strada adiacente il campo sportivo Ludi Atellani? Realizzata in palese violazione del Piano Regolatore Generale vigente?!

Una strada che rappresenta la vera e propria ipotesi di lottizzazione abusiva fatta da mano pubblica. Su quest’ultimo argomento e su tanti altri temi intendiamo approfondire e ci dichiariamo disponibili ad un pubblico confronto.

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