Ormai è “strage” nell’Opg: uomo morto per sospetta setticemia

di Redazione

Opg di AversaAVERSA. Ancora un decesso all’ospedale psichiatrico giudiziario “Saporito” di Aversa. Un uomo di 39 anni è morto per sospetta setticemia.

A renderlo noto è Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce dell’associazione Antigone Campania e componente dell’Osservatorio nazionale sulla detenzione.

“E’ la sesta morte nel 2011. – dice Dell’Aquila – Nel corso di quest’anno tre internati si sono tolti la vita suicidandosi, uno è morto per soffocamento e due sono morti per malattia. Nel cosiddetto manicomio criminale vi sono circa 300 internati, sofferenti psichici autori di reato sottoposti ad una misura di sicurezza. A questo punto, è evidente che quello di Aversa costituisce un caso di assoluta gravità per il quale chiediamo tanto all’amministrazione penitenziaria quanto al servizio sanitario regionale interventi immediati per garantire livelli essenziali di assistenza sanitaria”.

I precedenti decessi hanno riguardato dei suicidi: lo scorso 6 maggio un 33enne si è impiccato nella sua cella; l’11 aprile un romeno di 58 anni, recluso da circa otto anni, si impiccò nel bagno della propria cella; ancora prima, il 5 gennaio, un uomo di 32 anni, compì lo stesso estremo gesto. Quest’ultimo è stato il primo suicidio del 2011 nelle carceri campane. Nel pomeriggio del 9 maggio, invece, un uomo era morto per soffocamento.

Il presidente della Commissione d’inchiesta sul Ssn, Ignazio Marino,commenta la morte di un altro internato all’Opg di Aversa e annuncia il primo convegno nazionale sugli Opg per il 9 giugno al Senato della Repubblica, a cui parteciperanno operatori, magistrati di sorveglianza, rappresentanti dei Dsm, associazioni, comunita’ attive sul territorio ed ex internati.

”Il diritto alla salute siè smarrito. – commenta Marino, senatore del Pd- In strutture come gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari gli internati non sono pazienti: manca tutto, la cura e l’assistenza sono state spazzate via dalla mancanza di risorse, a cui e’ seguito un inaccettabile degrado. Questaè la verità che emerge ancora una volta oggi dopo il decesso di un internato ad Aversa. Ho chiesto ai carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta di ottenere al più presto la cartella clinica e tutta la documentazione utile identificare il livello di intensità di cure che sono state offerte al paziente internato sin dall’inizio della malattia”.

”Non si può ignorare che si tratta del sesto decesso in sei mesi, – continua Marino – bisogna fare chiarezza per arrivare al superamento degli Opg. E’ per questo che la Commissione ha organizzato per giovedì 9 giugno il primo convegno nazionale dedicato interamente a questo tema, che coinvolgerà operatori e direttori degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, ex internati, i rappresentanti dei Dipartimenti di Salute Mentale, i magistrati di sorveglianza, alcune associazioni e comunità che operano sul territorio, il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria”.

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