Barriere architettoniche, in campo “Teverola in Positivo”

di Redazione

 TEVEROLA. Il comitato “Teverola in Positivo”, nella persona di Salvatore Pisano, interviene nuovamente sulla questione delle barriere architettoniche, …

… anche alla luce della protesta di un cittadino diversamente abile che ha denunciato l’inaccessibilità, per coloro che, come lui, viaggiano a bordo di carrozzine elettriche, del varco aperto nel muro di via Campanello. Protesta di cui il comitato intende farsi portavoce verso le istituzioni.

Intanto, riceviamo e pubblichiamo l’ennesima missiva che il comitato ha indirizzato all’amministrazione comunale e al sindaco:

Una città che pensa un po’ di più anche alle esigenze della persona con disabilità è una città migliore, dove sarà anche più bello vivere. Forse non servirebbe ripeterlo, ma visto che per alcuni la “mania” dell’accessibilità è un “pallino” delle persone disabili, è il caso di dire che, nel nostro paese l’accessibilità si fonda direttamente sulla Costituzione Italiana all’articolo 3. E se ancora parliamo di “barriere architettoniche”, significa che a Teverola ancora ce n’è bisogno, come ben sanno tutte le persone che vivono o hanno vissuto una situazione di riduzione della mobilità personale.

Lo sanno bene i cittadini di Teverola diversamente abili con handicap motorio che non hanno nessun percorso agevolato in nessuna strada del paese, lo sanno bene i cittadini diversamente abili con handicap motorio che per recarsi dal Rione Casaluce di Via Napoli 2a traversa al centro e viceversa sono costretti ad affrontare i pericoli del traffico veicolare, in quanto devono percorrere la carreggiata autoveicoli della Strada Provinciale Teverola Casaluce, strada peraltro dotata di marciapiedi sconnessi (come tutti i marciapiedi di Teverola) dove non è possibile transitarvi con le carrozzine.

L’Amministrazione Comunale di Teverola continua a discriminare ulteriormente questi Cittadini, perché (anche dopo diverse segnalazioni e richieste varie) ad oggi non ha ancora fatto rimuovere le barriere architettoniche, volute dall’amministrazione comunale e da chi le ha progettate, del varco pedonale aperto nel muro che divide in due tronconi la 1a traversa di Via Campanello. Accesso pedonale (dove non passa nemmeno una persona senza handicap motorio ma con leggero soprappeso) che si è voluto aprire, nel muro della vergogna, senza tenere conto, o forse peggio, senza conoscere le leggi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Di sovente qualcuno con carrozzina tenta di attraversare quell’accesso pedonale (e si fa per dire accesso pedonale) ed è costretto a desistere e tornare indietro. Questo all’indegno spettacolo per una società civile siamo in grado di supportalo con testimonianze e video.

Citando la legge n° 41/1986 che fa “divieto alle pubbliche amministrazioni di approvare progetti pubblici senza l’eliminazione delle barriere architettoniche” s’invita a visionare la comunicazione dell’assessore alle Politiche Sociali (a cui va il nostro ringraziamento per la sensibilità dimostrata e la solidarietà espressa), affinché l’amministrazione comunale comprenda che leggi e regolamenti non vanno ne ignorate ne eluse, ma rispettate per non si deve penalizzare ulteriormente i cittadini diversamente abili e i cittadini tutti. In ogni caso, evidenziamo il diverso modo pensare e di affrontare i problemi della diversità tra l’amministrazione comunale e noi del Comitato Civico “Teverola in Positivo”, tra l’amministrazione comunale e i cittadini di Teverola e ancora tra l’amministrazione comunale e l’assessore alle Politiche Sociali. Vogliamo inoltre rilevare che il muro in questione è forse un manufatto abusivo, pertanto Sig. Sindaco, Lei, per abbellire un manufatto, forse abusivo e per penalizzare ulteriormente i cittadini tutti, ha speso dei soldi pubblici, soldi di tutti i cittadini di Teverola, soldi dei cittadini che volevano la demolizione del muro (e ribadiamo ancora, forse “abusivo”), soldi dei cittadini diversamente abili che non volevano e non vogliono una barriera architettonica al centro di una strada pubblica.

Pertanto la invitiamo, nel più breve tempo possibile, a fare rimuovere la barriera architettonica che lei ha permesso nella 1a traversa di Via Campanello e ottemperare agli atti deliberativi numero 48 del 17/12/2010 del Commissario Prefettizio (delibera per la demolizione del muro) per non privare l’intera cittadinanza al diritto di circolazione su una strada pubblica.

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