Bossi vuole due ministeri a Milano. Alemanno: “Non esiste”

di Redazione

Gianni AlemannoROMA.Decentramento, cioè tradotto trasferimento a Milano, di alcuni ministeri, riforma del fisco, Senato federale.

Il ministro per la semplificazione, Roberto Calderoli, che ieri aveva annunciato una “sorpresa” di Silvio Berlusconi e Umberto Bossi per la prossima settimana di campagna elettorale, svela in un’intervista alla “Padania” le prossime mosse del governo.

Oltre ai decreti per l’attuazione del federalismo, Calderoli elenca tra le cose da fare anche la riforma costituzionale per la riduzione dei parlamentari e il Senato federale. Quanto al decentramento dei ministeri, Calderoli si limita a dire che “sono stati localizzati anche ministeri al Centro e al Sud e non si tratta solo di ministeri ma di amministrazioni dello Stato, quindi anche di vari enti. Un decentramento che sgraverà Roma che così potrà tornare a vivere da bella città qual è. Un’idea sacrosanta”.

“Decentrare alcuni ministeri a Milano e intervenire sulla pressione fiscale “sono tutte e due cose possibili”, certo è che “dobbiamo portare i ministeri a Milano e penso ne arriveranno due”, ha detto Bossi a chi gli chiedeva quale sarà la sorpresa che lui e Berlusconi dovrebbero annunciare la prossima settimana prima del ballottaggio a Milano. Bossi ha ribadito quanto assicurato nel corso dei recenti comizi elettorali: “poichè è passato il federalismo fiscale, che diminuisce il costo dello Stato, Tremonti se vuole può ridurre le tasse”. Quanto al decentramento, il passaggio successivo delle riforme, “non è cosa da poco”, ha aggiunto Bossi. “È dovuta arrivare la Lega – ha concluso – a realizzare i sogni”.

ALEMANNO. “Ribadisco che sono pure balle: i ministeri da Roma non si muovono. La Lega può fare tutti gli annunci che vuole ma Roma è capitale secondo la Costituzione e tutti i ministeri e le agenzie che hanno sede a Roma non si spostano e il Pdl – e lo stesso premier – sono garanti di questa situazione” ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

ZINGARETTI. “Vorrei fare un appello ai cittadini romani e milanesi a non farsi prendere in giro su questo progetto di spostare i ministeri dalla Capitale – ha commentato in una nota il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti -. Si tratta infatti di una proposta che autorevoli esponenti del centrodestra e della Pdl sbandierano a Milano, mentre a Roma altri autorevoli esponenti la bocciano con forza. E’ quindi l’ennesima presa in giro verso i cittadini da parte di una classe dirigente del Governo e del centrodestra bugiarda e cialtrona. Nel merito quello dello spostamento dei ministeri è una proposta irragionevole e antieconomica che aumenterebbe le trafile burocratiche che debbono sopportare i cittadini italiani”.

POLVERINI. “È semplicemente una proposta insensata, non c’è alcuna necessità di trasferire ministeri da Roma, mettendo in difficoltà lavoratori e famiglie – dice il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – La Lega insiste su un falso problema, capisca piuttosto che in questo momento, anche alla luce dei risultati elettorali, non serve ed è solo dannosa questa politica di divisione del Paese”.

PD. “L’ultima follia del Governo Berlusconi-Bossi è quella di trasferire immediatamente alcuni ministeri da Roma a Milano. Si tratta di un’idea anti-economica, che aumenterebbe i costi per i cittadini e le lunghezze burocratiche. In tutte le capitali federali, da Washington a Berlino, i ministeri sono nella Capitale. Ci auguriamo che tutte le forze politiche romane e istituzionali del Lazio siano contro questa ennesima trovata demagogica della Lega, a cominciare dal sindaco Alemanno che, rappresentando la città, più di altri deve opporsi ad un’iniziativa che la impoverirebbe a livello economico e costringerebbe al trasferimento coatto migliaia di famiglie che abitano e lavorano nella Capitale”. Lo afferma in una nota il segretario romano del Partito democratico, Marco Miccoli. “L’idea di trasferire i ministeri da Roma al nord è pazzesca ed antieconomica, e se attuata sarà un colpo mortale per l’economia della Capitale, con annessa la ‘deportazione’ di migliaia di famiglie romane al nord. Alemanno faccia sentire la sua voce e si opponga a questa follia, altrimenti si renderebbe complice della Lega e venderebbe i romani a Berlusconi e Bossi”. Lo dichiara in una nota Enzo Foschi, consigliere del Pd alla Regione Lazio.

IDV. “Calderoli che s’inventa sorprese pirotecniche e scopiazza Berlusconi, promettendo meno tasse, riforme e lo spostamento dei ministeri al Nord, è la sintesi di una maggioranza logora, senza idee, incapace di andare oltre la solita vecchia e vuota propaganda e a cui gli italiani hanno da tempo smesso di credere”. Lo afferma il capogruppo dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. Contro “questa scellerata proposta di spostare i ministeri a Milano, daremo battaglia”, assicura in una nota il senatore dell’Italia dei Valori Stefano Pedica. E’ “una proposta che suona solo come l’ultimo disperato tentativo di convincere un elettorato che si è allontanato – continua Pedica -. Il lavoro è una tematica seria, lo spostamento dei ministeri comporterebbe la perdita occupazionale da parte di tutti coloro che vi lavorano, non solo nativi romani, ma persone che, vincendo un concorso, si sono trasferite, ormai da anni, da ogni parte d’Italia. La lega sia seria, mentre grida al Nord Roma Ladrona, si è resa complice dei veri ladri che stanno a palazzo. Bossi rifletta il suo stesso elettorato lo sta abbandonando, seguire le orme del premier è una politica che di certo non ha premiato il partito del Caroccio”.

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