Area Texas, Stabile: “La versione di Mattiello è contraddittoria”

di Antonio Arduino

Giuseppe Stabile AVERSA. La versione di quanto avvenuto presso la Regione Campania lo scorso 5 maggio, in occasione della conferenza dei servizi relativa al progetto di Housing sociale fornita dall’assessore all’urbanistica Giuseppe Mattiello non risponderebbe a verità.

E’ quanto sostiene il presidente della commissione urbanistica Giuseppe Stabile che nel corso di una videointervista concessa a Pupia aveva dato una differente versione dell’esito dell’incontro. Per fare chiarezza siamo tornati da Stabile.

Pur coincidendo in molti punti con quella data dall’assessore, quanto da lei affermato appare diverso nella sostanza. Perché? “Leggendo le dichiarazioni di Mattiello sembra che diciamo più o meno le stesse cose. Salvo che in un punto”, esordisce il presidente della commissione urbanistica. “Come detto nella precedente intervista, se avessi partecipato alla conferenza, alla quale – ricorda – confermo di essere stato invitato ma di non avere partecipato essendo un tavolo tecnico e non politico, personalmente avrei rispettato la volontà del consiglio comunale, chiudendo immediatamente la partita, dovendo il procedimento avviato concludersi comunque nel consiglio comunale che già si è espresso all’unanimità con un chiarissimo no alla costruzione di case in ogni area industriale dismessa, compresa l’ex Texas. Cosa che, in sostanza, anche l’assessore dice di avere fatto, ma che non risponde esattamente a quanto avvenuto”.

“Stando alla dichiarazioni che ha rilasciato, Mattiello in quella sede avrebbe detto ai convenuti – continua Stabile – di mettere da parte il progetto, suggerendo di avviare un confronto con la città, lasciando pensare che il progetto sarebbe stato cancellato e sarebbe stata valutata la possibilità di una alternativa gradita a tutti”. “Dagli atti ufficiali però non risulta che le cose siano andate così”.

“Stando al verbale redatto al termine di quella conferenza – sottolinea Stabile – e sottoscritto anche da Mattiello, la Regione avrebbe inviato al Comune di Aversa il progetto presentato dalla società proprietaria dell’area perché comunicasse in tempi congrui le proprie valutazioni sulle idee progettuali”. “Considerando che il tavolo tecnico aveva per tema la definizione del programma regionale di edilizia residenziale sociale, relativo al piano nazionale di edilizia abitativa, era evidente – osserva il presidente della commissione urbanistica – che il progetto da inviare al Comune si riferisse necessariamente alla realizzazione di case all’interno dell’area industriale dismessa. Una, dieci, mille ma sempre case sono”.

“Di conseguenza – osserva – non si capisce che cosa avrebbe dovuto valutare il Comune dato che il consiglio si era espresso all’unanimità dicendo no alla realizzazione di case in tutte le aree industriali dismesse presenti sul territorio aversano, ex Texas compresa. Era ovvio che se il tema della conferenza trattava di edilizia residenziale di sicuro non c’era, né c’è bisogno di vedere il progetto per capire che in quell’area si voglio costruire case”.

“Da questi dati ufficiali, appare evidente – osserva Stabile – che le dichiarazioni di Mattiello non chiariscono la posizione assunta dall’amministrazione municipale nel tavolo tecnico regionale. Perché mentre sulla stampa dice di avere invitato la proprietà ad accantonare la proposta di progetto di housing sociale, perché in contrasto con la volontà espressa dal consiglio comunale, sottoscrive un atto in cui la Regione invita la società proprietaria dell’area ad inviare il progetto di housing sociale al Comune per valutarlo”.

“In pratica. – conclude Stabile – firmando quel verbale l’assessore dà la sensazione di accettare l’idea che si possano costruire case nell’area industriale dismessa dall’ex Texas o, quanto meno, non lo esclude categoricamente come sarebbe stato logico fare considerando la scelta dl consiglio comunale”.

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