Area Texas, Mattiello: “Contrari a insediamenti abitativi”

di Redazione

Giuseppe MattielloAVERSA. “Per evitare che escano in giro versioni più o meno veritiere di quanto avvenuto presso la Regione Campania lo scorso 5 maggio, in occasione della conferenze dei servizi relativa al progetto di Housing sociale, …

… desidererei sgomberare il campo da ogni dubbio, una volta e per sempre, e fornire la versione “autentica” dei fatti”. Giuseppe Mattiello, assessore all’urbanistica del comune normanno intende fare chiarezza sugli accadimenti citati e, soprattutto, riconfermare qual è la propria posizione in proposito.

“Come più volte dichiarato, non ultimo con le risposte fornite nel questionario fatto pervenire dalla Regione Campania, anche in occasione dell’incontro in Regione, – afferma l’esponente autonomista – ho avuto modo di ribadire che la volontà del consiglio comunale è contraria a soluzioni di semplici insediamenti abitativi ed inoltre che la destinazione attuale da Prg è zona industriale. In quella sede ho poi invitato la proprietà dell’area ex Texas a mettere da parte il progetto presentato, di cui né io né il dirigente abbiamo voluto prenderne visione, e farsi promotrice di un confronto ‘schietto e leale’ in Consiglio Comunale sugli interventi possibili e soprattutto ‘condivisibili’ per il recupero di quell’area”.

“Per quanto riguarda il mio pensiero – riprende il professionista aversano – ribadisco quello che più volte ho espresso in occasione del Piano Casa, vietare non basta dire semplicemente non questo, non vogliamo quello è troppo banale. La politica ha il compito di proporsi con delle idee concrete, assumersi la responsabilità delle scelte, regolamentare e garantire il controllo del territorio di cui ne è un custode e non un padrone dispotico. Per questi motivi ho sentito la responsabilità di presenziare, invitando anche il consigliere Stabile, la conferenza di servizi dove la parte politica non era stata formalmente invitata. E per gli stessi motivi sento altrettanto forte la mia responsabilità politica nel portare a compimento le azioni amministrative per evitare che si degeneri nell’immobilismo”.

In chiusura l’ulteriore riassicurazione: “Ho rivendicato con fermezza il ruolo determinante della amministrazione comunale sulle scelte urbanistiche, ed oggi la Regione e la proprietà sanno bene che non sono possibili ‘fughe in avanti’, però, ho preso ufficialmente l’impegno di iniziare un confronto serrato e partecipato per arrivare in tempi brevi ad una soluzione senza timori e pregiudizi nell’interesse di tutti anche perché lo stato di abbandono in cui versa oggi quell’area offende la nostra città e mortifica il nostro ruolo in un immobilismo amministrativo che non giova alla politica”.

Le strade da percorrere – ed a questo punto è il cronista a parlare – sono molteplici. Si va dai centri di eccellenza ipotizzati dal comunista Luca De Rosa all’insieme di servizi che possano produrre reddito per i proprietari e comodità per gli aversani. Trattandosi di una vasta area ubicata nei pressi della fermata di Aversa Ippodromo della metropolitana, sarebbe auspicabile, tra l’altro, un parcheggio, una sorta di area ristoro con bar, edicola e altro. Quello che è certo è che quell’area non può rimanere nello stato attuale.

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