Sanità, Fabozzi a Caldoro: “Vergognosa macelleria sociale”

di Redazione

Enrico Fabozzi VILLA LITERNO. “La Giunta Caldoro ha assestato, con scelte politiche sciagurate, un colpo letale alla sanità pubblica e a quella convenzionata. Il risultato? Ancora una volta gli utenti campani, in particolare le fasce sociali più deboli, saranno fortemente penalizzati”.

E’ durissimo il giudizio del consigliere regionale Enrico Fabozzi sui tagli previsti dalla maggioranza di centrodestra nell’ambito della riorganizzazione dei presidi ospedalieri e dei fondi destinati alle strutture convenzionate.

“L’esecutivo Caldoro – tuona Fabozzi – ha seguito la logica della macelleria sociale adottata dal ministro Tremonti a livello nazionale. E’ inaccettabile che, sui servizi assistenziali e sanitari, chi governa la Campania sia attento solo all’aspetto contabile, trascurando totalmente i bisogni dei cittadini. Invece di eliminare gli sprechi e le prebende, – aggiunge il consigliere regionale – Caldoro e company hanno imboccato la scorciatoia dei tagli orizzontali, a discapito delle strutture pubbliche e convenzionate e, tanto per cambiare, degli utenti”.

E proprio le scelte dei vertici regionali hanno scatenato la ferma opposizione di sindacati, personale medico e paramedico dei presidi ospedalieri pubblici e delle associazioni dei centri convenzionati. “Al piano ospedaliero – osserva l’on. Fabozzi – che per la provincia di Caserta prevede accorpamenti di diverse strutture, depauperando la rete sanitaria e assistenziale pubblica, si aggiungono i colpi di mannaia che si sono abbattuti sui budget di cura attribuiti ai centri privati convenzionati, con un risultato devastante. In sostanza, il centrodestra sta cancellando il diritto alla salute dei cittadini. E ovviamente, se i più ricchi possono mettere mano alla tasca per rivolgersi a costosissimi medici privati, coloro i quali, invece, già faticano ad arrivare alla fine del mese non avranno la possibilità di farsi curare. Si tratta – sbotta l’onorevole Fabozzi – di decisioni politiche che ci riportano indietro di trent’anni. E pensare che coloro i quali oggi governano la Regione non perdevano occasione per attaccare strumentalmente le passate gestioni di centrosinistra”.

A rischio sono anche gli operatori e i dipendenti delle strutture convenzionate. In base alle scarse e insufficienti risorse messe nel piatto dalla Regione, i centri privati non sono in grado di far quadrare i conti, per cui si profilano licenziamenti in massa. “Siamo di fronte a una situazione paradossale, – ironizza Fabozzi – il centrodestra, in campagna elettorale, si è proposto come il “governo del fare”, mentre alla luce dei fatti si è rivelato il “governo del fare danni”, ovviamente a spese della collettività”.

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