Zampella (Noi Sud): “Una maggioranza di zombie”

di Redazione

 CARINARO. “Abbiamo un’amministrazione al 97% del Pd, compresi sindaco e vicesindaco, quest’ultimo, tra l’altro, anche consigliere provinciale.

Inoltre, abbiamo una rappresentanza nel consiglio di amministrazione del consorzio industriale Asi Caserta. Eppure sembriamo degli zombie. Un a ‘tte, nat a ‘mmè, e nat a figlia dò ‘rrè. Una tesserata del Pd si candida con un’altra organizzazione politica, viene eletta e fa l’assessore, dopo un po’ chiede la tessera del Pd. Ora, siccome il Pd si era dato una regola condivisa da tutti, il ‘turnover’, compreso il vicesindaco, l’assessore in questione deve lasciare alla scadenza dei due anni e mezzo. Dai sindaco, vicesindaco, affini ed ecclesiastici, forza, stiamo uniti”.

Delle considerazioni che vengono rese note da Giuseppe Zampella, esponente di “Noi Sud”, “ma che rappresentano – spiega lo stesso Zampella – il pensiero di un noto esponente della sinistra carinarese, quella vera, non radical chic, di una persona e un amico che riscuote stima e rispetto da tutti a Carinaro e che, non essendo dedito alla coltivazione dei peli sulla lingua in questi periodi dislocati, ma succulenti e urticanti, ha fotografato la politica della maggioranza. Che la maggioranza sia dilaniata da liti pesanti e personali tra consiglieri di rilievo questo lo sapevamo, ma non conoscevano il modus operandi del Pd, che non è accettabile come non è accettabile il silenzio del sindaco che è stato votato non dal Pd ma da una lista civica, ‘Patto per Carinaro’, che è tale perché è autonoma dai partiti. Tutto, perché di fronte a posizioni passatiste, senza prospettive né proposte, era l’unica strada percorribile”.

“Ora – conclude Zampella – chiediamo al sindaco di Carinaro e non del Pd, a Mario Masi, che ha sempre stigmatizzato la cattiva politica, di chiarire le discrepanze all’interno della sua amministrazione perché ‘una a ‘tte, nat a ‘mmè e nat a figlia dò ‘rrè non è il modus operandi degno di una lista civica che è tale se prevale l’interesse civico su quello politico. Ma sembra che il Pd di Carinaro somigli a quello di Caserta, cioè al partito degli affari”.

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