Pdl: “E’ tempo di ricostruire”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. I consiglieri comunali del Pdl, Domenico Damiano, Ermanno Guido, Carlo Cioffi e Stefano Minichino, criticano apertamente la nascita del nuovo “Circolo del Centrodestra”, vicino alle posizioni del sindaco Angelo Brancaccio, e invitano i cittadini alla riflessione.

Nonostante i gravissimi problemi che Orta e gli Ortesi sono costretti a subire, riusciamo anche a vivere momenti in cui le meravigliose favole di altri tempi si sostituiscono all’amara ed insostenibile realtà che accompagna quotidianamente la vita nel nostro paese. Siamo, come d’incanto, grazie alla nascita del neonato “Circolo di Centrodestra”, proiettati in un mondo fantastico in cui Orta si ritrova ad essere faro centrale di valori e di cultura e, udite udite, “punto di riferimento della politica della provincia e della Regione così come lo è stata fino a qualche anno fa”.

Se non avessimo i piedi ben piantati per terra e se non conoscessimo che cosa è successo negli ultimi dieci anni nel nostro paese e che cosa, ancora oggi, succede, saremmo stati attratti dalla proposta politica ed amministrativa fantastica da parte degli uomini del neonato circolo. Una proposta di laboratorio politico “ideata e promossa” dal sindaco, spiegata da qualche buontempone di passaggio sostenuto da nostalgia del passato che sostituisce, in modo naturale, all’attività delle idee un pensiero immaginativo al termine del quale si verifica amnesia totale anche mediante rimozione di contenuti che sono ben noti all’intera popolazione e non solo.

Non abbiamo da criticare chi crede in un progetto diverso dal nostro e siamo felicissimi che sul nostro territorio nascano, come funghi, circoli ed associazioni che denotano fermento culturale e partecipazione alla vita politica e sociale da parte dei cittadini. Ci auguriamo, però, che non siano operazioni di facciata e strumentali che ci facciano rivivere strategie già sperimentate senza successo nel passato non recente, a causa delle limitate risorse umane e belliche, da un uomo che amava essere solo al comando, che prevedevano spostamenti di “uomini e carriarmati” in ogni angolo di Italia per dare l’impressione al “nemico” di avere abbondanza di uomini e mezzi per far fronte ad una qualsiasi battaglia e di dimostrare ai pochi scettici di avere dalla sua parte tutto il popolo sovrano.

Se così fosse, ancora una volta riteniamo che si stia lavorando per creare solo confusione perché una tale “frammentazione” posta in essere sul nostro territorio, ideata e programmata sempre dalla stessa mente, utilizzando in molti casi anche il possesso da parte di alcuni del dono della “bilocazione” con ruoli differenti, non sarà dimostrazione di reale consenso né giustificazione che qualsiasi atto amministrativo e politico futuro sia “benedetto” dal popolo sovrano.

E’ ora di risvegliarci tutti da questo torpore e rimboccarci le maniche per ritrovare un serio e motivato impegno per il nostro paese e tutti i nostri concittadini. E’ indispensabile ritornare ad una politica completamente diversa che abbandoni totalmente i parametri del passato e ritorni ad essere realmente confronto leale e costruttivo sui problemi. E’ fondamentale ed opportuno riflettere su quanto espresso dall’amico dell’Udc, professor Vozza, se desideriamo ripartire con il piede giusto ed evitare che questo paese venga portato alla distruzione totale su ogni piano da comportamenti assurdi e metodologie inusuali.

Occorre, quindi, che tutti prendano coscienza delle assurdità che accompagnano la vita nel nostro paese e della sterilità ed inutilità di una politica fallimentare che, fino ad oggi, non ha prodotto alcun risultato concreto. Ricorsi in quantità industriale, deliri di onnipotenza, offese, minacce, assenza di libertà e democrazia, scontri personalistici, mancanza di confronto, intolleranza, protagonismi sterili ed inutili, estemporaneità nella gestione amministrativa, demonizzazione dell’avversario politico, mancanza di progettualità, incremento del tasso delinquenziale sul territorio, situazione urbanistica caotica e per certi versi assurda, disoccupazione elevata, gravissime difficoltà delle imprese e degli esercizi commerciali, ecc., sono solo alcuni dei parametri che dovrebbero indurre ad un rinnovato impegno politico-amministrativo e la cornice reale di un paese martoriato a cui bisogna ancora assicurare una minima riqualificazione globale e una dignitosa vivibilità con indispensabili servizi ed infrastrutture, affidare un popolo che abbia una vera identità culturale e sociale e far rivivere la sua “gloriosa storia” artistica e culturale del passato.

Per questi motivi continueremo a lavorare per costruire un progetto che abbia presupposti e caratteristiche diverse ricercando convergenza con tutte le forze politiche che hanno la volontà di costruire un nuovo percorso politico-amministrativo, ritenendo indispensabile il superamento degli steccati partitici e di fantomatiche ideologie politiche di fronte ad una gravissima emergenza in ogni campo che sta caratterizzando, negli ultimi tempi, il nostro territorio.

Sarà nostro impegno dare il nostro contributo per la risoluzione dei problemi e non mancherà l’azione di vigilanza e di controllo su tutti gli atti che saranno prodotti dalla forza di governo che deve essere letta solo come salvaguardia dell’interesse di Orta e degli Ortesi e non lotta alle persone come spesso viene sottolineato dagli amici della maggioranza. A tal proposito, non è accettabile e non è segno di maturità politica e di democrazia discriminare, offendere e criminalizzare i metodi e le azioni del nostro impegno politico per Orta e, nel contempo, ritrovare la serenità d’animo, il convincimento e lo “spirito cristiano” che gli stessi metodi, utilizzati legittimamente e giustamente dal nostro sindaco nel suo ruolo di sindaco e di consigliere provinciale, acquisiscano i requisiti di essere vera espressione di democrazia e di legittima difesa dei cittadini e dell’intero territorio provinciale.

Invitiamo tutti ad una seria riflessione su quanto accade perché siamo ancora in tempo per ricostruire sul nostro territorio un processo politico ed amministrativo utile e produttivo per Orta e gli Ortesi.

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