L’Itc ‘Gallo’ celebra l’Unità d’Italia

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Lo scorso mercoledì 23 marzo, alla presenza di numerose classi, accompagnate dai loro insegnanti e provenienti dalle Scuole Primaria, Media Stanzione e Succursale di Ragioneria/Itc “A.Gallo” (tutte site in territorio di Orta di Atella), …

… nonché di un folto pubblico accorso, si è tenuta, nell’Aula Consiliare del Comune atellano, la solenne cerimonia ufficiale per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Moderatore Andrea Russo. Alle ore 10 apriva la giornata di celebrazione il filmato di L. Lambertini “Garibaldi,da Caprera a Caprera“, salutato con vivo interesse dalle scolaresche.

Di seguito, un interessante Convegno di natura storico-didattica, animato dai proff. Felicio Corvese e Ida Alborino, entrambi del Centro Studi Daniele/Icsr, ha dato dato corpo alle manifestazioni celebrative, dopo il rituale saluto di autorità comunali (interventi di G.Sorvillo, vicesindaco, e E.Indaco, assessore alla Cultura) e di Immacolata Migliaccio, presidente Commissione Pari Opportunità, associazione che ha curato una Mostra con foto e note storiche sull’impegno femminile nel Risorgimento. Con estrema competenza e sintesi, il prof.Corvese esponeva una panoramica del processo risorgimentale, accennando alle vicende ed ai personaggi più importanti che provocarono quell’ epopea unitaria e contribuirono all’affermazione dello Stato italiano. Su tale piano, inoltre, il relatore non ha dimenticato di menzionare gli avvenimenti collegati ai due conflitti mondiali, con tutte le circostanze che ne seguirono.

Ciò ha consentito di palesare una considerazione sui tantissimi soldati, combattenti in nome dell’Italia, ma anche sulle dimostrazioni dei non interventisti, per il I° conflitto mondiale; la stessa circostanza ha, poi sottolineato i valori ed i meriti dei moltissimi cittadini che si batterono per la Libertà e la Democrazia , con tutte le tristi esperienze, vissute spesso con noti fatti di sangue e legate ai stimolanti episodi della Resistenza, per quanto concerne la 2°guerra mondiale. Dal canto suo, invece, la professor Alborino ha intrattenuto le scolaresche ed il pubblico presenti, delineando, essenzialmente, alcune figure di famose donne eroine del nostro Risorgimento.

Sono state presenta- te, infatti, con amore e competenza, prima Cristina di Belgioioso, poi Anita Garibaldi, ed infine, anche con parole di stima e di orgoglio, la giovane ortese Enrichetta Di Lorenzo, figlia del noto casato locale, nata nel giugno 1820. Di tutte, è stato sottolineato il coraggio sociale e anti- conformista, la forza di volontà, l’intelligenza nel saper vivere al fianco di compagni e personaggi molto più in vista di loro, nonché la scelta culturale e politica con cui esse seppero fare, del loro personale coinvolgimento, una gloriosa e stimolante esperienza civile. E tali circostanze – ha proseguito la Alborino – furono certamente più grandi di loro, ma, affrontate con dignità e fermezza tutta femminile , ne fecero di sicuro delle eroine meritevoli e ne scrissero nome e storia nell’elenco di una folta schiera di donne le quali, al pari di esse, vissero da protagoniste la grande epopea risorgimentale, contribuendo con pieno merito al processo unitario.

Nella seconda parte, prima gli alunni della Scuola D. Villano (con la poesia di L. Mercantini “Eran trecento…” e la lettura del Giuramento della Giovine Italia); poi quelli della Media Stanzione (declamazione di poesie di spirito garibaldino); infine, i ragazzi dell’Itc (brani dalla poesia Marzo 1821 di A. Manzoni e brani da L’Impresa e il testamento di C. Pisacane), hanno vivamente partecipato con una performance di gruppo fresca e coinvolgente, che li ha visti tutti interessati sotto il profilo didattico, secondo lo spirito dell’ organizzazione della giornata. Finalmente, il complesso bandistico Città di Casandrino – prima in maniera itinerante, dal Municipio alla piazza/davanti alle lapidi monumentali, e poi sul podio dell’aula consiliare – ha chiuso la festosa giornata, esibendosi nei brani delle note melodie risorgimentali ma anche suonando famosi canti popolari, mutuati dalla ricca tradizione regionale italiana.

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