Giappone, “Radiazioni potenzialmente letali”

di Redazione

la centrale di FuhushimaTOKYO.A Fuhushima, nell’impianto nucleare danneggiato dal terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, è ormai una corsa contro il tempo.

Utilizzando gli elicotteri, l’esercito nipponico sta cercando di gettare tonnellate d’acqua sui reattori surriscaldati della centrale. La situazione è resa complicata dalle radiazioni, a causa delle quali, secondo la tv di Stato, sarebbe addirittura impossibile in questo momento utilizzare i cannoni ad acqua. Per il governo giapponese la messa in sicurezza del reattore numero 3 di Fukushima “è la priorità”, vista la pressione registrata in aumento con uscita di vapore proprio dal reattore potenzialmente più pericoloso. I timori internazionali su quanto sta avvenendo in Giappone crescono: secondo il capo dell’ente nucleare americano Gregory Jaczko, l’impianto di Fukushima sta diffondendo “radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali” per le persone che stanno cercando di limitare la perdita di sostanze radioattive. Si aggrava, nel frattempo, anche il bilancio del sisma e dello tsunami. Secondo gli ultimi dati ufficiali diffusi tra morti e dispersi si è arrivato a quota 15.023.

RISCHIO BLACKOUT.In queste ore il Giappone, e Tokyo in particolare, devono fare i conti anche con un’altra emergenza. La parte orientale del Paese, infatti, potrebbe risentire di una sospensione dell’energia elettrica su larga scala se non si procede a una riduzione dei consumi, visto che la produzione è limitata a causa del blocco di una serie di centrali nucleari danneggiate. Una situazione resa ancora più complicata dall’ondata di freddo che ha colpito tutta la zona, provocando un picco nei consumi, nonostante le interruzioni pianificate dell’erogazione che sono state avviate da alcuni giorni.

CONTAMINATI.La paura contaminazione, intanto, si diffonde. Livelli insolitamente elevati di radioattività sono stati riscontrati in tre passeggeri giunti dal Giappone nell’aeroporto di Incheon, a Seul. I media sudcoreani hanno citato in particolare il caso di un cittadino giapponese sulla cinquantina, a quanto sembra proveniente dalla prefettura nord-orientale nipponica di Fukushima. Sul cappello e sul soprabito dell’uomo è stato rilevato un livello di radiazioni superiore a un microsievert, cioè oltre tre volte il tasso considerato normale dall’Agenzia per la Sicurezza Nucleare sud-coreana. La radioattività è stata comunque valutata tale da non comportare pericoli per la salute pubblica, e dunque i tre viaggiatori sono stati autorizzati a circolare liberamente.

PREVISIONE DI 20000 VITTIME.Intanto, continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto e dello tsunami dello scorso venerdì. Sono salite a 5.187 le vittime, mentre i dispersi sono 8.606, secondo l’ultimo bilancio stilato dalla polizia giapponese. Data la devastazione provocata dal disastro, il bilancio è destinato ad aumentare e si teme che possa superare le 20.000 vittime. Sulle zone terremotate e devastate dallo tsunami è tornato il gelo e ha preso a nevicare in abbondanza, ostacolando i soccorsi e rendendo ancora più penose le condizioni di vita dei superstiti.

USA ASSICURANO APPOGGIO.Per l’amministrazione americana la situazione in Giappone è ben più grave di quella descritta da Tokyo. Il presidente Barack Obama ha parlato al telefono con il premier giapponese Naoto Kan, assicurandogli “tutto l’appoggio necessario” da parte dell’amministrazione a stelle e strisce e proponendo anche l’invio di esperti nucleari americani nell’arcipelago.

CINA.E contro l’incubo nucleare si muove ora anche Pechino. Il governo cinese vuole infatti da Tokyo informazioni in tempi rapidi su ogni eventuale sviluppo della fuoriuscita di radiazioni dalla centrale di Fukushima. “Il mondo segue con grande attenzione la crisi nucleare in Giappone, e il Giappone sta adottando misure di emergenza per farvi fronte”, ha detto a un briefing per la stampa la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu.

ITALIANI. Intanto, l’ambasciata italiana a Tokyo ha “rinnovato l’invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale”. Quanto all’ipotesi radiazioni, le misure “del team italiano effettuate in ambasciata confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora”. Nell’ultimo avviso sullo stato della crisi legata alla centrale nucleare, l’ambasciata italiana ha rinnovato “vivamente la richiesta di far urgentemente pervenire via e-mail agli indirizzi: consular.tokyo esteri.it e ambasciata.tokyo esteri.it i nominativi dei membri del nucleo familiare che sono già partiti, nonché di avvertire, sempre via e-mail allo stesso indirizzo, questa ambasciata nel momento in cui lascerete il Paese”. Anche il Dipartimento di Stato Usa ha autorizzato mercoledì sera i familiari del suo personale diplomatico a lasciare il Giappone. Si tratta di un cambiamento di atteggiamento da parte americana rispetto all’emergenza nucleare nel Paese asiatico.

STRESS TEST IN EUROPA.In Europa il dibattito sul nucleare resta in primo piano. E le previsioni di Ghunter Oettinger non sono ottimiste. Secondo il commissario europeo all’energia, infatti gli stress test che l’Ue ha deciso di compiere sulle centrali nucleari europee mostreranno che non tutte soddisfano gli standard di sicurezza.

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