D’Ambrosio: “Garanzie da Zinzi per il Liceo Scientifico”

di Redazione

Gabriella D’Ambrosio SAN NICOLA LS. Martedì scorso il Consiglio comunale di San Nicola ha preso atto delle dimissioni di Raffaele Narducci dalla carica di presidente del civico consesso ed ha eletto, alla prima votazione, la dottoressa Gabriella D’Ambrosio dell’Udc.

Abbiamo rivolto al neo presidente alcune domande.

Lei già ricopriva l’incarico di vice di Narducci, cosa ha pensato quando la maggioranza le ha proposto l’incarico? “Sinceramente, quando ho visto che c’era la convergenza di molti consiglieri comunali sul mio nome, ho chiesto una pausa di riflessione perché è un incarico molto impegnativo. Ho sentito in merito i componenti della sezione cittadina ed i rappresentati provinciali chiedendo se era giusto, in questo particolare momento politico per il partito assumere un tale incarico. Alla fine la risposta è stata positiva. Io penso che tutte le cariche abbiano un valore solo se si è capaci di riempirle di contenuti. Il presidente, per me, oltre a rappresentare ‘sic et sempliciter’ la funzione stabilita dallo statuto, è il garante dell’istituzione e deve avere un ruolo propositivo, e, sicuramente, deve funzionare da collante fra il Consiglio stesso ed i cittadini, favorendo e facilitando, con delle opportune iniziative, la partecipazione dei cittadini alla vita politica della Città”.

Qual è stata la prima cosa che ha fatto appena eletta ? “Come da statuto e regolamento ho provveduto alla rimodulazione delle commissioni consiliari convocando la conferenza dei capigruppo per martedì prossimo, tenuto conto che dal giorno del mio insediamento ho ricevuto le comunicazioni della formazione di nuovi gruppi consiliari: ‘San Nicola futura’ con Pietro Maienza, capogruppo, e Vincenzo Santamaria; e ‘Insieme per l’intesa’, con Francesco Basile, capogruppo, e Giuseppe Russo”.

Il suo è stato un inizio turbolento. “Sì, certamente un inizio non facile. Un consiglio in cui il consigliere Santamaria è passato all’opposizione e ci sono state considerazioni molto forti circa il passaggio di Narducci al Pd e c’è stato anche l’abbandono dell’aula da parte di diversi consiglieri durante le operazioni di voto su alcune delibere”.

E come azione politica? “La prima azione che ho fatto è stata quella di recarmi dal presidente della Provincia, onorevole Domenico Zinzi, a richiedergli rassicurazioni circa la costruzione del liceo scientifico a San Nicola la Strada. Zinzi mi ha garantito che la prossima settimana verrà definitivamente perfezionato l’acquisto del terreno di proprietà della Curia Arcivescovile dove costruire il liceo e che verranno stanziate nuove tranche di finanziamento per la sua costruzione. Mi auguro che come presidente del Consiglio e insieme al sindaco possiamo mettere la prima pietra per il liceo scientifico”.

Ma lei i voti da chi li avuti? “Ho già detto che c’è stata la convergenza di alcuni gruppi sul mio nome e tutti i consiglieri erano stati messi al corrente di tale evenienza. Alcuni consiglieri non mi hanno votato per una strategia politica ossia perché pensavano che al primo scrutinio non ci fossero i voti per eleggere il Presidente. Io credo che se si ha la possibilità di rappresentare tutto il consiglio e si decide, invece, di votare scheda bianca si perde l’occasione di condividere tutti l’elezione del presidente figura imparziale e garante dell’Istituzione. Comunque, al di là dei voti, che ora non hanno alcuna importanza, sarò il presidente di tutti, cercando di interpretare il ruolo secondo i dettami dell’articolo 54 della Costituzione, con onore e disciplina”.

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