Colombiano e Cantile: “D’Angiolella si dimetta”

di Pina Vitolo

Anacleto Colombiano SAN MARCELLINO. “E’ inutile che D’Angiolella tenti di mettere zizzanie in casa altrui, ed essendo io il candidato a sindaco dell’Ancora, alle sue affermazioni rispondo semplicemente con un ‘no grazie’”.

E’ il commento di Anacleto Colombiano in merito alle dichiarazioni rilasciate dal consigliere di minoranza Francesco D’Angiolella, il quale ha auspicato un vero ed efficace cambiamento sia rispetto alle politica dell’attuale sindaco Pasquale Carbone che a quella che si propone di realizzare il nascente gruppo dello stesso Colombiano. Quest’ultimo aggiunge: “D’Angiolella non fa parte del mio progetto politico per San Marcellino e farebbe bene a dimettersi anche dal ruolo di consigliere comunale di opposizione che occupa indebitamente per i voti di quanti non sono stati eletti nell’ultima campagna elettorale. La smetta di parlare di capacità e di competenze perché, in tanti anni politici vissuti ai danni degli altri candidati, nessuno si ricorda cosa egli ha fatto per San Marcellino, se non per le assenze e per i ripetuti ritardi, oltre al modo arrogante e sconclusionato di fare politica. Ora diamo spazio ai giovani con idee innovative e al passo con i tempi, e il consiglio direttivo dell’Ancora ne è l’espressione più ampia”.

Ad intervenire anche Ettore Cantile, presidente dell’Ancora: “Insieme a tante e qualificate persone, abbiamo deciso di puntare su Colombiano candidato sindaco che, in termini di consensi, serietà e pacatezza politica, non ha niente da invidiare ai millantatori come D’Angiolella che si dichiarano esperti e capaci. Ma di cosa? Quale alta scuola di formazione politica ha frequentato il D’Angiolella? Che cosa ha lasciato in tanti anni che ha ‘bivaccato’ sulle spalle di Bocchino? Cosa ha prodotto nella sua trentennale esperienza? Nessuno si ricorda niente. E’ stato sempre il ‘bastian contrario’ di tutto. Sconclusionato nei concetti e irrazionale nelle enunciazioni, tanto da farci venire il mal di testa ogni volta che parlava”.Anche Cantile invita D’Angiolella a “dimettersi dal Consiglio comunale perché, essendo il capolista, si è preso il posto di quanti non sono stati eletti, come il sottoscritto e il dottor Michele Di Martino, oltre a tanti amici presenti nella coalizione”.

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