Sgarbi: “Anch’io sono stato con Ruby, ora indagatemi”

di Redazione

Vittorio SgarbiROMA. Rivelazione clamorosa di Vittorio Sgarbi: “Anch’io sono stato con Ruby. Chiunque l’avesse vista avrebbe avuto voglia di stare con lei. Attendo adesso di essere indagato e di ricevere l’avviso di garanzia”.

Il critico d’arte e sindaco di Salemi interviene così, in una nota, sull’inchiesta che vede indagato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, insieme a Lele Mora, Emilio Fede e la consigliera regionale lombarda Nicole Minetti.Secondo Sgarbi, la marocchina Ruby “dai 12 ai 17 anni ha conosciuto molti uomini, che l’avranno contattata per telefono. E allora – si chiede – perché i magistrati di Milano indagano solo Berlusconi?”.

Altra rivelazione, che arriva dal sito web del settimanale Oggi, è la gravidanza di Ruby. ”Ruby è incinta di due mesi. La giovane marocchina è stata avvistata all’uscita dallo studio di un noto ginecologo di Genova”.Il bambino sarebbe del fidanzato della ragazza, Luca Risso. I due, riferisce ancora ‘Oggi.it’, avrebbero affisso le pubblicazioni di matrimonio a Genova. A garanzia della notizia il sito cita Lele Mora, che avrebbe confermato in un’intervista a una radio locale l’indiscrezione. Ruby si sposerà fra tre settimane con rito civile, mentre a giugno sarà celebrato il matrimonio in chiesa. La ragazza, nel frattempo,protesta per come viene rappresentata (”Continuate a scrivere che sono una escort, bisognerebbe almeno aggiungere presunta”), e si augura che il processo cominci presto, sottolineando di essere una testimone. Quanto a Berlusconi, Ruby sostiene che ”è solo e combatte la solitudine”.

Intanto, la richiesta di processo immediato nei confronti di Berlusconi, indagato per concussione e prostituzione minorile, non partirà prima di lunedì della prossima settimana. Lo si apprende da fonti della Procura milanese. Gli inquirenti stanno lavorando alla composizione di quella che sarà la loro richiesta che conterrà, oltre alle carte degli inviti a comparire notificati al premier e a Nicole Minetti, anche altra documentazione raccolta nel corso dell’indagine.

Mentre per quanto riguarda il procedimento Mediatrade, l’ultimo dei capitoli di indagine relativo ai diritti tv avviato dalla Procura di Milano e che vede, tra gli indagati, Silvio e Pier Silvio Berlusconi, è stata fissata al 5 marzo l’udienza davanti al gup di Milano. L’udienza preliminare era stata sospesa lo scorso anno quando il gup aveva deciso di inviare gli atti alla Consulta per accertare la costituzionalità della legge sul legittimo impedimento continuativo.

Sul fronte di un’inchiesta della Procura di Roma, partita dopo la pubblicazione dell’articolo su “Il Giornale” intitolato “La doppia morale della Boccassini”, che parlava di una relazione della pm titolare del caso Ruby con un estremista di sinistra, è stato dissequestrato l’ufficio del consigliere laico del Csm Matteo Brigandì, indagato per abuso d’ufficio: avrebbe diffuso atti riservati su un’azione di disciplinare poi archiviata nei riguardi della Boccassini. All’esame del procuratore aggiunto Pierfilippo Laviani sono ora i documenti e i computer sequestrati sia al consigliere del Csm sia alla giornalista autrice dell’articolo, Annamaria Greco. Brigandì potrebbe essere ascoltato a breve dagli inquirenti.

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