Benevento, Fisco abbatte cartello del “caro estinto”: recuperati 400mila euro

di Redazione

 BENEVENTO. Ammonta a 400mila euro l’evasione recuperata dalla Direzione Provinciale di Benevento nell’ambito dell’operazione Osiride, promossa nei confronti di alcune tra le maggiori imprese di servizi funebri della provincia.

Fondamentale, nell’attività di controllo, è stata la collaborazione dei Comuni che, attraverso le liste dei defunti e i decreti per la loro tumulazione, hanno fornito un quadro di partenza dettagliato e incontestabile. Le imprese controllate hanno optato per il regime di adesione, riconoscendo i rilievi evidenziati dall’Agenzia delle Entrate.

L’attenta ed analitica osservazione di questo settore da parte dei funzionari del Fisco ha rilevato una politica dei prezzi applicati del tutto omogenea tra le imprese verificate, a testimonianza di una sorta di accordo di mercato che non consentiva, ad una singola azienda, di discostarsi dal principio di “cartello” dei costi proposti nella provincia beneventana. Infatti, la previsione normativa che limita ad un preciso importo la detrazione fiscale per le spese funerarie sostenute, ha indotto la totalità delle imprese ad applicare un prezzo pressoché uguale in tutte le circostanze verificate, con una costante sottofatturazione pari al 40% circa dell’effettivo importo ricevuto dai congiunti degli estinti.

Uno dei presupposti delle indagini è stato che, ad ogni decesso, non può che corrispondere un servizio funebre. È stato così possibile risalire al numero reale di funerali e ai numerosi servizi accessori (realizzazione di lapidi, manifesti ecc.) mai fatturati. In qualche altro caso, il numero di casse funebri giacenti in magazzino ad inizio anno erano meno della metà dei defunti poi tumulati dall’impresa, senza che ne risultassero acquistate altre.

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