Via Vittorio Veneto sporca: i commercianti si rivolgono ai vigili

di Antonio Arduino

uno scorcio di via Vittorio VenetoAVERSA. Protestano i commercianti di via Vittorio Veneto. Malgrado la presenza quotidiana dei netturbini, l’arteria si mostra regolarmente sporca, incorniciata da cartacce da entrambi i lati e soprattutto costellata di feci canine, come se l’azione di pulizia non avvenisse.

Così inoltrano una petizione al comandante dei vigili urbani perché intervenga per “la salvaguardia dell’igiene e del pubblico decoro”, afferma Nicola Palmese, candidato alle ultime elezioni amministrative nelle liste di supporto al Pdl, segretario del Pli recentemente dimessosi perché in disaccordo con i vertici del partito sul modo di fare politica in città, facendosi portavoce della protesta.

“I sottoscritti esercenti di attività commerciali e attività alimentari operanti in via Vittorio Veneto richiamano ancora una volta – si legge nella nota – l’attenzione della sull’indecente stato in cui versano via e marciapiedi quotidianamente imbrattati e, per vari tratti, da sterco di cani”. “E non si tratta di randagi, per i quali molto si è fatto, ma – sottolineano – di cani signorili, al guinzaglio, pomposamente portati in giro da padroni evidentemente distratti o manchevoli di senso civico”.

“Concordiamo con le iniziative avviate per tutelare questi particolari amici dell’uomo da maltrattamenti e abbandono ma se venissero condotti in giro con attenzione e nel rispetto delle regole che impongono, ad esempio, l’uso di paletta, scopa e busta nera per raccogliere le feci depositate in strada e sui marciapiedi si salvaguarderebbe sia il decoro della città sia la salute dei cittadini”, osserva Palmese che è tra i firmatari della petizione, confermando quanto si legge nella nota. “Sono i padroni – sostengono infatti i firmatari – che non avvertono il dovere di evitare la lamentata indecenza”. “I sottoscritti – aggiungono – si rendono conto del lavoro eccessivo che vede impegnati i vigili urbani ma, trattandosi di una non vasta zona della città, credono che sarebbe facile censire i possessori di cani e far rinsavire quei proprietari che li conducono a passeggio”.

Insomma, un vero e proprio sos lanciato dai commercianti di via Vittorio Veneto perché venga fatta rispettare l’ordinanza comunale che fa obbligo ai possessori di cani di tenere per se i residui dei bisogni fisici dei loro animali. “L’ordinanza c’è perché non imporne il rispetto? Ne guadagnerebbe il decoro della città e dei cittadini”, conclude Palmese.

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