“Giovani prostitute a casa del premier”. Ruby: “Gli ho chiesto 5 milioni”

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. Il caso Ruby si infiamma. “Un rilevante numero di giovani donne si sono prostituite con Silvio Berlusconi presso le sue residenze, dietro pagamento di corrispettivo in denaro da parte di quest’ultimo”.

E’ quanto riportato nella “domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti del deputato Berlusconi” firmata dai pm di Milano e inviata alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Copia della richiesta della procura di Milano è stata pubblicata sul sito della Camera dei Deputati.

ATTI ALLA CAMERA. La Giunta si riunirà mercoledì19 gennaio per esaminare la richiesta di perquisire gli uffici di Giuseppe Spinelli,contabile el presidente del Consiglio, per verificare l’esistenza di eventuali tracce di pagamenti non solo per le giovani ragazze ospiti dei festini ad Arcore (soldi in contanti sono già stati ritrovati a casa delle ragazze perquisite nello stabile di Milano Due) ma anche per chi le avrebbe reclutate: l’impresario dei vip Lele Mora, indagato per favoreggiamento e induzione alla prostituzione insieme al direttore del Tg4 Emilio Fede e al consigliere regionale della LombardiaNicole Minetti. Pier Luigi Castagnetti, presidente della Giunta di Montecitorio, ha fatto sapere che l’incartamento integrale trasmesso dalla Procura sarà, a breve, messo a disposizione dei commissari che potranno consultarlo presso gli uffici della Giunta “in presenza del personale addetto e senza possibilità di estrarne copia”. I magistrati scagionano però il “cassiere” del premier in quanto affermano che “le risultanze investigative allo stato non lasciano ipotizzare che Spinelli Giuseppe sia consapevole della natura retributiva dell’altrui attività di prostituzione…”.

ACCUSE E INTERCETTAZIONI. Nel plico, che dovrebbe essere esaminato dai deputati, ci sono anche le oltre 300 pagine, tra invito a comparire e allegati, con le “fonti di prova” che per l’accusa proverebbero non solo che il premier avrebbe commesso il reato di concussione ma anche quello di prostituzione minorile per i presunti atti sessuali con Ruby: intercettazioni, analisi dei tabulati e delle celle telefoniche, testimonianze e, pare, anche documenti di versamenti di denaro, e altre prove. Tra queste, una conversazione che risale alla scorsa estate tra Berlusconi e la Minetti, con lei che lo avvisa di un interrogatorio di Ruby e lui che le avrebbe risposto di non essere affatto allarmato poiché nessuno poteva provare che lui fosse a conoscenza che la ragazza fosse minorenne (la marocchina, in un’intervista a Sky, ha rivelato di essersi spacciata per 24enne).

APPARTAMENTI A MILANO 2. Nella richiesta di autorizzazione a procedere si legge anche che i pm di Milano avrebbero trovato “ampi riscontri investigativi” sulle case date dal premier Silvio Berlusconi ad alcune ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. Lo ha raccontato la stessa Ruby ai pm nell’interrogatorio del 3 agosto scorso: “Alcune giovani donne che partecipavano ai suddetti eventi ricevevano in corrispettivo da Silvio Berlusconi la disponibilità gratuita di appartamenti ubicati in ‘Milano due'”. “Sul punto – prosegue il documento – rilevano ampi riscontri investigativi (…) che mettono in rilievo il ruolo svolto da Spinelli Giuseppe, quale fiduciario di Silvio Berlusconi, in costante contatto con Minetti Nicole”. I pubblici ministeri spiegano quindi che “sono state individuate le persone che dispongono degli appartamenti in Milano Due e che risultano essere beneficiarie di ulteriori erogazioni in denaro intermediate dalla Minetti e disposte da Silvio Berlusconi per il tramite di Spinelli Giuseppe…”.

“Si ha pertanto motivo di ritenere – scrivono ancora i pm venendo al punto della loro richiesta – che per le ragioni esposte e presso gli uffici ubicati in Segrate-Residenza Parco n. 810 (si tratta di un refuso per 801, ndr) e 802 dove lavora Spinelli Giuseppe possano rinvenirsi documenti, anche riversati su supporto informatico, pertinenti le abitazioni (…) che risultano essere concesse in comodato d’uso a Toti Eisa, Berardi Iris, Garsia Polanco Maria Ester, intesa Marystelle, Espinoza Arisleida intesa Aris,Guerra Barbara, Vivian Ioana intesa Annina, De Vivo Concetta intesa Imma, De Vivo Eleonora, atti e documenti relativi alla titolarità delle predette abitazioni, ai soggetti che ne sostengono i costi, ivi compreso il pagamento delle utenze, ai soggetti che ne hanno la effettiva disponibilità, al ruolo di intermediazione svolto da Minetti Nicole o da terzo nella gestione dei rapporti concernenti le suddette abitazioni, nonché documentazione pertinente rapporti economici intercorrenti con Berardi Iris, De Vivo Concetta intesa Imma, Espinoza Arisleida, Faggioli Barbara, Garcia Polanco Maria Ester intesa Marystelle, Loddo Miriam, Sorcinelli Alessandra, Skorkina Raissa, Barizonte Lisney intesa Lisa, riguardanti erogazioni di denaro effettuate dal predetto Spinelli, o dai suoi collaboratori e dipendenti in favore delle suddette persone, nonché documentazione pertinente rapporti economico-finanziari, gestiti da Spinelli Giuseppe, o da suoi collaboratori e dipendenti, intercorsi con Dario Mora inteso Lele, o comunque con soggetti o società allo stesso direttamente o indirettamente riconducibili, al riguardo rilevando documentazioni bancaria, copie di assegni circolari e/o bonifici, documentazione societaria specificatamente pertinente i predetti rapporti”.Intanto, stando a indiscrezioni trapelate dalla procura di Milano, si apprende che nell’inchiesta ci sarebbero anche altre persone indagate, probabilmente tre, che però vengono definite “di secondo piano”.

MINETTI AD UN’AMICA: “NE VEDRAI DI OGNI”. “Ti devo briffare, ne vedrai di ogni!”. Non solo reclutare e selezionare ragazze per le feste di Berlusconi ad Arcore, ma anche “addestrarle”, istruirle su cosa vedranno e faranno a casa del premier: dalle intercettazioni telefoniche appare questo il compito di Nicole Minetti, l’ex igienista dentale di Berlusconi e per poco ballerina tv a Colorado Café, imposta dal premier ed eletta nel “listino bloccato” di Formigoni alle elezioni per il Consiglio regionale lombardo.La notte tra il 27 e 28 maggio 2010, la stessa Minetti fu preannunciata al telefono dal Cavaliere alla Questura di Milano come “delegata per la presidenza del Consiglio” a prendere in carico la minorenne marocchina Karima “Ruby” el Marough prima che la 17enne straparlasse magari delle otto notti trascorse ad Arcore fra febbraio e maggio. Il Corriere della Sera scrive che nel settembre 2010 la Minetti invita una sua amica riminese, studentessa universitaria della quale era stata compagna di scuola, a una delle cene di Arcore. Non è una felice idea: la studentessa uscirà assai infastidita dalla serata con Berlusconi e il gruppo di altre ragazze, dalle richieste del premier, dalle scene alle quali assiste. E nei giorni successivi se ne lamenterà al telefono con le amiche. Per questo, a posteriori, diventa di qualche rilievo un passaggio di una telefonata della fase invece iniziale della storia: quella nella quale l’intercettata Minetti, nel preparare l’amica alla serata di Arcore, le si rivolge con una espressione di slang aziendal-meneghino tratta dal marketing d’impresa: “Ti devo briffare, ne vedrai di ogni!”, dove il neologismo briffare, brutto calco italiano dell’inglese briefing, significa comunicare sommariamente le richieste di un cliente su una determinata commessa, fare una riunione per aggiornare informazioni e istruzioni necessarie a un progetto.

RUBY: “HO CHIESTO5MILIONI”. “Il mio caso è quello che spaventa tutti e sta superando il caso della D’Addario e della Letizia. Io ho parlato con Silvio e gli ho detto che ne voglio uscire con qualcosa: 5 milioni. Cinque milioni a confronto del macchia mento del mio nome…”. Secondo quanto riferisce chi ha letto gli atti della Procura di Milano trasmessi in Giunta per le Autorizzazioni della Camera sul caso Ruby, è quanto avrebbe detto Ruby alla madre di Sergio Corsaro in una telefonata intercettata e pubblicata nella richiesta dei pm. Secondo le cronache mondane, Corsaro sarebbe un parrucchiere, ex fidanzato della giovane marocchina. “Lui mi ha chiamato – racconta ancora Ruby a Corsaro – dicendomi ‘Ruby, ti do quanti soldi vuoi, ti pago, ti metto tutto in oro, ma l’importante è che nascondi tutto. Non dire niente a nessuno”. La telefonata, secondo quanto riferiscono gli inquirenti, sarebbe avvenuta tra il 26 e il 28 ottobre.

LE ALTRE RAGAZZE INTERCETTATE: “UN PUTTANAIO”.“Non puoi nemmeno immaginare quello che avviene lì. Nei giornali dicono molto meno della verità anche quando lo massacrano”. Insomma, oltre la verità. E’ quello che si legge nelle intercettazioni tra T.M. e B.V. (due amiche di Nicole Minetti) riportate nell’invito a comparire della procura di Milano a Berlusconi, secondo quanto riferito da chi ha potuto leggere le carte. “Siamo entrate senza alcun tipo di controllo. E’ molto semplice. Dai il tuo nome al citofono ed entri” – avrebbero detto ancora le ragazze – “O sei pronta a tutto oppure prendi il taxi e te ne vai”. Un’altra ragazza, sempre descrivendo i festini nella casa del Cavaliere, parla di “desolazione”. “Sì, sì – prosegue – l’ho proprio conosciuto per bene. Mi ha presentato a tutti e mi ha dedicato anche una canzone…”. “Sembra di stare al Bagaglino” racconta ancora T.M. “ma è peggio. Un puttanaio. Con Berlusconi che toccava i culi alle ragazze. Ora se quelle cose le fai in camera da letto, sono affari tuoi, ma così, davanti a tutti! Mi chiedo, il giorno dopo, come faccia a lavorare”.

LA PARLAMENTARE E FEDE PARLANO DI “BUNGA BUNGA”. Agli atti una telefonata tra la parlamentare del Pdl Maria Rosaria Rossi con Emilio Fede nella quale si parla anche della pratica del bunga bunga. “Ma tu stai venendo qui?”, chiede la Rossi a Fede. Il direttore del Tg4 risponde che sarà nel luogo dell’appuntamento non prima delle 21-21.15. Poi aggiunge: “Ho anche due amiche mie…”. “Che palle che sei – risponde la Rossi – quindi bunga bunga, 2 di mattina, ti saluto…”.

“TOTO FIDANZATA”, SPUNTA L’INFERMIERA. Un vero e proprio colpo di scena quello di Silvio Berlusconi nel suo videomessaggio in cui respinge ogni accusa sul caso Ruby e rivela di avere (o di aver avuto in quel periodo) un rapporto stabile con una donna. “Da quando mi sono separato, ma non avrei mai voluto dirlo per non esporla mediaticamente, ho avuto uno stabile rapporto di affetto con una persona che ovviamente era assai spesso con me anche in quelle serate e che certo non avrebbe consentito che accadessero a cena, o nei dopo cena, quegli assurdi fatti che certi giornali hanno ipotizzato”, ha detto il premier nel video trasmesso da Studio Aperto e Tg4 nella serata di domenica. Il nome che circola con maggiore insistenzaè quello della napoletana Francesca Pascale,25 anni, bionda, ex soubrette del popolare programma “Telecafone” e consigliere provinciale a Napoli, eletta con 7500 voti nel collegio Posillipo-Bagnoli-Soccavo. Il suo programma (come si può ascoltare in un’intervista rilasciata a NapoliTv) era “mandare a casa la sinistra”. Indizio principe: è animatrice del club “Silvio ci manchi”, un nome che pare davvero una dichiarazione d’amore di una fidanzata. Lei ha prontamente smentito tutto, dichiarando però “Magari fossi io!”. Nel toto-fidanzata, si fa anchel’ipotesi di Nicole Minetti, la consigliera che prese in affido Ruby. Ma anche lei smentisce: “Conosco la persona ma non rivelo il suo nome per una questione di privacy”, dice in un’intervista a SkyTg24. Poi si fanno i nomi della cantante sassarese Cristina Ravot, di Graziana Capone, nota come la “Angelina Jolie delle Puglie”, e della “Dama Bianca”, la 28enne Federica Gagliardi, ex membro staff della Polverini e ora della segreteria del segretario generale della Regione Lazio, apparsa al fianco del premier anche nel corso di alcune trasferte all’estero. Tra le possibili “dame bianche” (ovvero le presunte compagne del premier) si è fatto anche il nome di Sabina Began. L’attrice, chiamata l’Ape Regina (“dicono che io sia la sua preferita”), si trincera dietro un no comment. Ma dice: “Il presidente è la cosa più bella della mia vita. E’ l’unica cosa che posso dire, è una grande amore… platonico”. Anche Barbara Guerra, un’altra show-girl, ha dichiarato: “Difenderò sempre il presidente”. Negli atti arrivati alla Giunta per le Autorizzazioni della Camera dalla procura di Milano riguardanti il ‘caso Ruby’, riferisce chi li ha potuti leggere, compare in maniera ricorrente il nome di Roberta Bonasia. La ragazza, scrive l’Agi, 26 anni, di Nichelino (Torino), laureata infermiera, con la passione per la danza, ha vinto l’anno scorso il titolo di Miss Torino e ha poi partecipato al concorso nazionale di Miss Italia. Nelle intercettazioni, spiega la stessa fonte, si fa accenno a lei quale possibile “compagna” del presidente del Consiglio.

UTILIZZO DEL LEGITTIMO IMPEDIMENTO. Venerdì scorso Berlusconi ha ricevuto un invito a comparire in vista di una richiesta di giudizio immediato. In queste ore si sta studiando la strategia processuale per affrontare la nuova tegola giudiziaria. Una delle ipotesi è che il premier presenti un legittimo impedimento per il 21, il 22 e il 23 gennaio le tre date alternative indicate dai procuratori aggiunti Ilda Boccassini e Piero Forno e dal pm Antonio Sangermano nell’atto di convocazione. In questo modo, si guadagnerebbe il tempo necessario per mettere a punto la tattica difensiva per cercare di “sfilare” il procedimento alla magistratura milanese in quanto – secondo il premier ed i suoi difensori – non avrebbe la competenza funzionale: il fascicolo,secondo la tesi degli avvocati del presidente del Consiglio, in primo luogo doveva essere trasmesso subito, o comunque entro 15 giorni dopo la sua iscrizione nel registro degli indagati (che risale al 21 dicembre scorso) al Tribunale dei Ministri, senza nemmeno effettuare alcuna attività di indagine come invece è stato fatto con le perquisizioni di venerdì.

PROCURA MILANO: “LEGGE UGUALE PER TUTTI”. Intanto, all’indomani degli attacchi di Berlusconi ai pm milanesi, replica oggi il procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che in una nota afferma:”La Procura della Repubblica di Milano prosegue nel suo lavoro quotidiano, in piena serenità, nel saldo riferimento ai principi costituzionali dell’uguaglianza di tutti davanti alla legge, dell’obbligatorietà dell’azione penale, della presunzione di non colpevolezza”.

LA STAMPA ESTERA. La vicenda non passa inosservata all’occhio della stampa estera. Il Financial Times titola “Verdetto a Roma” e sottotitola “Le strategie legali di Berlusconi degradano il dibattito politico in Italia”. Poi, nell’editoriale, si parla del legittimo impedimento: “Una legge fatta per proteggere dalle corti italiane colui che si autoproclama l’uomo più perseguitato della storia” e che la Corte Costituzionale “ha fatto bene a cancellarla”, seppur parzialmente. Era, scrive il quotidiano, “un insulto al principio di eguaglianza di fronte alla legge. Nessuno, nemmeno miliardario magnate dei media che fa anche il primo ministro, è al di sopra della legge. La Corte dovrebbe essere applaudita per avere difeso questo principio”. E ancora: “Ha fatto pressioni per far liberare di prigione una ‘ballerina di night-club’ 17enne (Ruby, ndr). Questa, conclude il Financial, “è una profonda vergogna per l’Italia”. Il Times pubblica una corrispondenza da Roma in cui si riferisce che, in base a una telefonata intercettata dalla polizia tra Nicole Minetti e il premier, Berlusconi “ha ammesso di sapere che Ruby Rubacuori era minorenne”. L’Independent, in un commento ritiene che questa volta “nemmeno Silvio può farla franca”. Mentreil Guardian parla del regista Marco Bellocchio, e delle sue lamentele riguardanti il fatto di non riuscire a trovare un produttore “coraggioso” disponibile a finanziare un film ispirato agli scandali sessuali del Cavaliere.

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