Potenzia una carabina: arrestato affiliato ai Casalesi

di Redazione

carabinieriCASTEL VOLTURNO. I militari del nucleo investigativo del gruppo carabinieri di Castello di Cisterna hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Giovanni Gesmundo, 43 anni, residente a Castel Volturno.

L’uomo, ritenuto affiliato al clan dei casalesi, si è reso responsabile del reato di detenzione illegale ed alterazione di arma comune da sparo. Gesmundo, a conclusione di una perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di una carabina ad aria compressa di libera vendita e detenzione, modificata nella potenza. Poiché il potenziamento dell’arma, da un punto di vista giuridico, la rendeva paragonabile ad un’arma comune da sparo, Gesmundo si trovava in possesso di un’arma senza le prescritte autorizzazioni di polizia.

L’arma era occultata all’interno di una cantina sottostante la propria abitazione. L’alterazione consisteva nel potenziamento della molla di caricamento che consentiva alla carabina una potenza superiore a quella prevista all’atto della fabbricazione. Il nome di Gesmundo compariva nell’ambito dell’operazione ‘Domitia’ condotta dal reparto operativo di Caserta e dalla squadra mobile di Caserta.

Era stato arrestato nell’aprile del 2008 in esecuzione della relativa ordinanza di custodia cautelare in carcere unitamente ad altre persone tutte appartenenti ai personaggi di spicco del clan camorristico dei casalesi – costituito dai gruppi Bidognetti e Tavoletta – gravemente indiziati dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsioni, porto e detenzione illegale di armi, traffico di sostanze stupefacenti e illecita concorrenza. Dopo le formalità di rito è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

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