Capodrise, Festa dell’Adesione nell’Azione Cattolica

di Redazione

Azione Cattolica CAPODRISE. L’Azione Cattolica di Sant’Andrea Apostolo di Capodrise in occasione della Festa dell’Immacolata Concezione, mercoledì 8 dicembre celebra la Festa dell’Adesione.

Infatti, come consuetudine, l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, si vive in tutta Italia la Giornata dell’adesione, in vista della quale si vuole sottolineare la rilevanza della scelta del tesseramento Ac. Per l’occasione abbiamo rivolto alcune domande al presidente di Ac di Sant’Andrea Apostolo di Capodrise l’avvocato Luigi Colella in vista dell’Adesione dell’8 dicembre.

Presidente lei è da sempre fortemente impegnato in questa associazione anche a livello diocesano, ma ci spieghi che senso ha aderire oggi all’Ac? Si, aderire è un impegno, una speranza. In primo luogo vi è un forte elemento ideale. Aderire all’Azione cattolica è una scelta personale, un segno decisivo che “traduce” la nostra più ampia adesione a Cristo e alla Chiesa universale. Nella semplicità di un gesto e di una tessera, rinnoviamo un impegno di vita cristiana fondata sul vangelo, che cerca di portare novità e speranza sulle strade del mondo.

Come si coniuga la scelta individuale della vita associativa con la realtà comunitaria? La dimensione comunitaria dell’adesione è scelta “pubblica”, dinanzi alla comunità e per la comunità. Il socio di Azione cattolica, inserendosi in una ricca storia associativa, si pone al servizio della crescita della comunità parrocchiale e diocesana, dichiara la propria disinteressata ma ferma volontà di collaborare alla Chiesa locale, con un riguardo speciale alla “questione educativa”.

Presidente, l’Ac si impegna da tempo nel sociale, nella vita politica, ma è soprattutto aperta alla strada della Santità. In che modo l’Ac di Capodrise vuole tradurre il messaggio evangelico in una realtà molto difficile come la nostra nel terzo millennio? Nel solco di una tradizione che ci consegna innumerevoli e limpide testimonianze di cristiani “robusti nella fede” e impegnati nella realtà secolare (pensiamo solo ai fondatori, Giovanni Acquaderni e Mario Fani, a Piergiorgio Frassati, Armida Barelli, Carlo Carretto, Giuseppe Lazzati, Vittorio Bachelet…), i soci di Ac vorrebbero essere cristiani che prendono decisamente in mano la propria vita, assumendosi precise responsabilità verso la Chiesa e la polis. In pratica ci si sforza per interpretare il vangelo per poter essere testimoni del Risorto in ogni tempo e luogo, affinché si possa lavorare per perseguire il bene comune e la pace tra gli uomini.

Quale augurio intende fare ai soci di Ac in questa festa? Si, un augurio che sia prima di tutto un segno di speranza verso le generazioni presenti e quelle future, in cui l’Azione cattolica di oggi, ancorata agli insegnamenti cristiani di tanti Santi, possa saper meglio interpretare la missione educativa affidataci, ovvero raccogliere un’eredità, un tesoro prezioso consegnatoci da uomini e donne, testimoni del Vangelo, che hanno saputo fino in fondo essere interpreti dei segni dei tempi. É questo l’augurio più sincero che faccio in vista dell’Adesione dove saremo chiamati a rinnovare il nostro si. A tutti un augurio di cuore.

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