Wikileaks, Assange libero su cauzione. “Legge Romani censura italiana al web”

di Redazione

Julian AssangeROMA. La legge sul web voluta dal governo italiano (la cosiddetta “legge Romani”, ndr) “sembra essere scritta per dare all’esecutivo margine di manovra per bloccare o censurare i contenuti internet”.

Lo si legge in un dispaccio siglato dall’ambasciatore Usa a Roma, David Thorne, il 3 febbraio 2010 e pubblicato da uno dei media partner di Wikileaks, El Pais. “Questa legge rappresenterebbe un precedente per nazioni come la Cina che copierebbero o citerebbero questa ‘giustificazione’ per il giro di vite sulla libertà di parola”, si legge nel documento pubblicato dal quotidiano spagnolo.

Intanto, Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, arrestato a Londra il 7 dicembre, torna libero su cauzione. Il tribunale di Londra ha accettato per l’australiano un deposito di 200 mila sterline. Il fondatore di Wikileaks dovrà presentarsi ogni giorno alla polizia per garantire che non ha lasciato il paese, prossima udienza l’11 gennaio. Assange, eletto oggi uomo dell’anno dai lettori di Time Magazine, si era consegnato alla polizia il 7 dicembre scorso. Su di lui pendeva un mandato di arresto internazionale emesso in Svezia per stupro e molestie.

Ma la battaglia è dietro l’angolo. “Ormai sappiamo che Visa, Mastercard e PayPal sono strumenti della politica estera americana, qualcosa che finora ignoravamo” afferma Assange nel comunicato dettato a sua madre Christine che l’ha posto all’attenzione della tv Channel 7. I tre siti internet delle società che emettono carte di credito e permettono pagamenti sicuri online erano stati oggetto di attacchi di hacker pro Assange dopo che avevano bloccato i bonifici che donatori di tutto il mondo versavano via internet a Wikileaks. I pirati di Anonymous, dopo aver sabotato i tre siti, hanno anche minacciato di agire contro i siti del sistema giudiziario britannico se Assange sarà estradato in Svezia dalla Gran Bretagna, dove si trova rinchiuso. Cinque giorni fa Paypal che assicura i pagamenti via Web, aveva riattivato il contro legato a Wikileaks, sbloccandone i fondi disponibili, ma precisando che la società di Assange non potrà ricevere nuovi versamenti fino a nuovo ordine. Assange, che si è consegnato alle autorità britanniche il 7 dicembre torna oggi in aula a Londra.

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